di Raffaele Lisco
E’ destino che debba ricominciare a scrivere commemorando la scomparsa di un “vecchio” amico che poche ore fa ci ha lasciato…
Quando ricevi la telefonata di un figlio in lacrime per la morte del proprio genitore, improvvisamente la giornata si trasforma in una nera somma di ore che annullano qualsiasi positività possibile.
Questo quello che ho provato quando Gunther, figlio di Gianfranco Mordo ha voluto informarmi della dipartita del suo papà, lutto accaduto alle ore 12 circa di oggi, 31 maggio c.a. presso l’ospedale di Trieste.
Gianfranco Mordo, classe 1939, rigorosamente fedele nel tempo alla sua ideologia di destra, ex Consigliere Comunale nella giunta Corbatto, primo fondatore del MSI gradese, è stato l’onorevole rappresentante di quella destra che, per molti “revisionisti”, era diventata quasi una vergogna da abiurare.
Lui no, coerente gentiluomo di una razza ormai estinta, mi ha onorato della sua stima e amicizia, riuscendo a stupirmi positivamente per quanto potesse rendermi orgoglioso piacere a un uomo del genere.
Le lunghe chiacchierate “da tastiera” e l’apprezzamento per i miei articoli “diffamatori”, pensieri scritti contro un’umanità lontanissima dai valori che erano riusciti a gemellare un pivello come il sottoscritto con una vecchia quercia “fascista”, rimarranno per sempre nella memoria dei tanti che oggi lo piangeranno, insieme ai suoi adorati figli Gunther, Gaia (nella foto col papà) e Caterina.
Abbiamo scherzato con leggerezza sulle rispettive carenze cardiache, le lunghe sedute a Cattinara e la rottamazione di quelli che non mollano mai, sempre e comunque, alla faccia di chi ci vuole male…
Oggi, purtroppo, invece, Gianfranco mi ha “mollato”, lasciandomi ancora un po più solo a combattere contro l’ignoranza, la superficialità e la stupidità di quelli che avrebbero avuto molto da imparare da un vero uomo come lui.
Addio Gianfranco.
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