di Raffaele Lisco.
Rispondo alle migliaia di richieste dei miei affezionati lettori, che mi domandano chi me lo faccia fare di farmi rinviare a giudizio per i miei articoli “diffamatori”.
La domanda è legittima, sopratutto se posta da persone semplici che non conoscono i tortuosi percorsi della politica. Spiegherò con parole semplici cosa bisogna fare per riuscire a entrare nel Circuito dei Nominati e incassare il “posto al sole” per il quale ogni colpo basso è lecito. Anzi, dovuto…
Dunque, cari alunni, il Circolo Ristretto della Casta “eletta” prevede il Numero Chiuso, privèè esclusivo per il quale l’ingresso contempla l’obbligo di adempiere a un percorso specifico e molto ben definito. Per iniziare, bisogna dotarsi di “padrinato” (meglio se plurale), stare dalla parte “giusta” e applaudire senza se e senza ma alla qualunque. Meglio ancora portare in dote un congruo numero di potenziali elettori o, in alternativa, disporre di provviste economiche da destinare “…a fondo perduto…”.
Nel caso non si disponesse di questo indispensabile “corredo” che proietta immediatamente uno scemo qualunque in cima alla classifica dei “notabili”, (esattamente la mia condizione che non presenta nè “affiliati” ne, tanto meno, danari elargibili“…per il bene del Paese…”), l’unico modo possibile per tentare di superare il blocco d’ingresso nella “crema” dei comandanti, è quello di costruirsi un certificato curriculum da delinquente.
Purtroppo ho smesso da decenni di trafficare illegalmente, non sono mai stato portato per il furto e come violento faccio abbastanza schifo, quindi l’unico modo possibile per documentare la mia abilità di reo sono riuscito a trovarla unicamente “…a mezzo stampa…”. Grazie ai preziosi insegnamenti di un mentore che “ce l’ha fatta” e ha preso a cuore il mio desiderio di diventare un politico professionista, m’impegno quotidianamente con grande professionalità per farmi rinviare a giudizio da tutti i Pubblici Ministeri del Tribunale di competenza territoriale, quello di Gorizia.
Mi è stato garantito da gente “sicura” che se riesco a raggiungere (almeno) tre condanne penali passate in giudicato, scatta il bonus di “categoria” che mi permette di concorrere al Premio Poltrona, attesa la certificazione dello Stato di delinquente abituale. Senza questo titolo, nessun partito accetterebbe di aprire i cassetti dei suoi segreti a una persona pericolosamente onesta e, quindi, la mia rincorsa al bonifico mensile, pagato dal popolo, rimarrebbe una pia illusione.
Purtroppo credo che si sia sparsa la voce e qualcuno stia sabotando la mia strategia, visto che è da anni che sono fermo a una singola, piccola e insufficiente condanna ex art. 595, oltretutto derubricata a sanzione amministrativa. Nemmeno un giorno di galera da segnare sul curriculum, niente articolo a sei colonne sul giornale, persa l’ombra di uno scandalo anche piccolo…
Capirete facilmente, cari lettori, che se voglio raggiungere il mio obbiettivo e occupare un posto da presidente di partecipata, A.D. di azienda pubblica e/o membro di qualche Commissione retribuita, devo insistere, continuare a “infamare” le brave persone che hanno saputo costruirsi il percorso che a me ancora manca e sperare che qualche Giudice di buona volontà esaudisca il mio sogno.
Magari col vostro aiuto posso farcela, diffondete i miei articoli “diffamanti”, dipingetemi come un “lurido”, andate e spargete il verbo in ogni dove, raccontate ai vostri amici “potenti” (per chi li ha) che Lisco ha detto che hanno la mamma, la figlia e la moglie puttana.
Segnalatemi (di nuovo) alla Digos come “terrorista”, visto che la prima volta non ha funzionato come avremmo voluto io e quello che è corso a denunciarmi (…). Sono pronto a collaborare e a confessare che il posto di lavoro “garantito” a vostro figlio l’ho promesso io, il concorso pubblico era concordato e, se mi fate il contrattino, mi dimezzerò la paga…
In fondo che vi costa? Uno in più o uno in meno…
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