ORMAI HA RAGIONE CHI URLA DI PIU’…

di Raffaele Lisco.

Impossibile ripristinare un confronto civile tra opposti, ormai la degenerazione in rissa mediatica è diventata la cifra di lettura della politica attuale.

Credo che nessuno possa contestare il fatto che palesa la degenerazione morale, sociale, mediatica e culturale, di una società ormai destinata alla regressione evolutiva. Lo stesso Charles Darwin troverebbe nuovi spunti etologici, riscrivendo, al contrario, la sua teoria.

C’è poco da giustificare, l’abbruttimento generale del genere umano (con l’esclusione delle salvifiche eccezioni), è il segno predominante della cultura odierna, il carattere distintivo di un popolo imbruttito da una cultura degradata e figlio della sconfitta dell’educazione, coerenza, rispetto e serietà.

Non c’è agorà di discussione, piazza virtuale o spazio mediatico, dove la massa non esprima il peggio di se, virtualmente protetta da un anonimo pseudonimo, fiera di berciare come comare al mercato delle vacche e protagonista di un coraggio che finisce nel preciso momento nel quale bisogna metterci la faccia.

La gara a evidenziare chi sia il peggiore, il rimbalzo delle responsabilità su chi si debba assumere le colpe del disastro sociale, economico e politico di oggi e il suggerimento a eliminare (anche fisicamente) l’avversario, già diventato “nemico”, ci ha trasformati tutti da pacifici cittadini, nemmeno tanto coinvolti nella politica, a jene assetate di sangue pronte a imbracciare le armi per difendere il proprio prescelto.

Ovunque si ponga lo sguardo alla ricerca fonti informative, la rissa estrema tra tifosi dei  “democratici” e supporters dei “sovranisti”, sta toccando vertici esagerati. Assurdo il coinvolgimento di anime candide, soggetti placidi e neutre nonnine, decise a mettersi l’elmetto, scagliare l’anatema e scendere in piazza per difendere o espellere “l’invasore” migrante.

Oppure, l’urlato turpiloquio che accompagna qualsiasi notizia dell’uno o dell’altro, sottofondo melmoso dove scatenare la propria frustrazione di cittadino escluso e ignorante, altra nuova forma espressiva nata recentemente. Perfino autorevoli esponenti del giornalismo, della scrittura, della finanza, dell’arte e dello sport, si sentono in dovere di presentare la loro idiozia, convinti di possedere una speciale autorizzazione al cazzeggio.

Siamo messi molto male, il futuro non promette nulla di buono e continuando di questo passo, acuendo lo scontro, mantenendo i toni alti e retrocedendo il confronto a semplice pratica offensiva reciproca, verrà presto il momento che renderà il dialogo insufficiente e si passerà direttamente allo scontro fisico. La Storia ci dovrebbe insegnare a non ripetere gli errori già fatti nel passato

Dopo, come tutti i Corsi e Ricorsi Storici (G.Battista Vico – ndr), quando ce le saremo date di santa ragione tra Guelfi e Ghibellini 2.0, quando non ci sarà più nulla da incendiare, allora partirà un nuovo inizio storico e tutto ricomincerà come dopo un conflitto bellico dove inizia la ricostruzione.

Per adesso, ha ragione chi urla di più…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

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