IL BRUTTO ANATROCCOLO DELLA LAGUNA.

di Raffaele Lisco.

Divertiamoci un po a fare satira beffarda e politicamente scorretta.

Se un sindaco può prendersi la libertà di schifare i propri concittadini, sbeffeggiare chiunque non applauda a comando e denunciare (ovunque possibile) il “diffamante” contestatore, l’unica arma che resta nelle possibilità di quelli che non contano nulla è quella della satira. Se poi l’offeso, invece di stare al gioco preferisce querelare, ormai non fa più nemmeno notizia…

Un Maestro del “pernacchio” come Eduardo De Filippo, ci ha insegnato che perfino l’ultimo degli ultimi ha la possibiltà di colpire duro il potente, svelando la mancata credibilità, sminuendone il carisma e mostrando al popolo le sue nudità.

A chi si crede “qualcuno” ma in realtà non è nessuno, fanno più male le caricature satiriche, piuttosto che un rinvio a giudizio per (presunti) atti illeciti. Dalla Magistratura ci si difende comprandosela, blandendo il giudicante e affidandosi alla lungaggine del percorso legislativo. Al contrario, lo sberleffo è immediato, incontrollabile e indelebile, resta appiccicato alla faccia del Re come un brufolo purulento.

E’ con queste convinzioni, saldamente cementate dopo anni e anni di scrittura satirica e articoli di denuncia del potere abusato che, oggi, ancora una volta bloccato nel mio letto d’ospedale in attesa dell’ennesimo intervento, vi racconto della sofferenza di un indeciso che vorrebbe specchiarsi e vedersi come l’ho immortalato nella foto di testa articolo. Purtroppo per lui, il brutto anatroccolo figlio della realtà immodificabile, impedisce al celato cigno bianco di mostrarsi a noi in tutta la sua fulminante bellezza.

Intelligente, preparato, capace, democratico, accogliente, comprensivo, equilibrato, popolare, onesto e modesto (…), sono le “poche” virtù che Dario Raùgnasindaco di Grado, ha sempre cercato di farci percepire, purtroppo con scarso risultato…La sfortuna di doversi “elevare” in mezzo a una comunità di senza Dio, pessimi cittadini privi di cultura e invidiosi critici degli ignorati meriti altrui, è la condanna con la quale il nostro Eroe ha dovuto fare i conti.

Secondo me, qui lo dico e qui lo nego, se alla prossima tornata elettorale per le amministrative di Grado (giugno 2021 – ndr), Bellodezzzzia si mostrasse con trucco e parrucco invece di insistere formato “nature”, tenendo nascosta quella gran figa che potrebbe essere, forse potrei anche votarlo, abbagliato dalla forma che supera la sostanza.

La foto fashion non lascia scampo a dubbi e perplessità, quel gran pezzo di Raùgna non avrebbe nulla da invidiare a quelle striminzite sciacquette che lo circondano e, detto tra noi, sarebbe anche molto meglio di mia moglie…

Sul fisico, magari, dovremmo lavorarci sopra un po ma oggi la chirurgia estetica fa miracoli e per arrivare al risultato di regalargli due tette da urlo, un culetto proporzionato e ordinare una betoniera di liposuzione per ridurgli la panza, sono strasicuro che la comunità accetterebbe volentieri di tassarsi per pagare le spese.

Troppi anni vissuti con le brutture istituzionali che hanno governato fino a oggi, convincerebbero sicuramente i gradesi (e non) che è venuto il momento di puntare sulla bellezza, visto che per le qualità professionali, morali e culturali, ci abbiamo messo una pietra sopra da tempo.

Dariuccio una possibilità secondo me ce l’ha. Con Tirelli, invece, nemmeno la tecnologia estrema ce la potrebbe fare; ho provato a “femminizzarlo” ma mi è uscito il ritratto della sorella brutta di Sallusti (il giornalista).

Troppo anche per me.

®RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

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