di Raffaele Lisco.
Non spetterebbe a noi, tuttavia ci scusiamo con i residenti e turisti per i disagi subiti.
Prendo a prestito dal solito inesauribile Vinicio Patruno lo spunto per l’articolo di oggi.
Si allarga a vista d’occhio il fronte dei calunniatori pronti a criticare l’operato dell’amministrazione di Dario Raùgna – sindaco di Grado. Giorno dopo giorno, attese le palesi dimostrazioni d’inefficienza e sufficienza che gli “eletti” impongono alla quasi totalità dei cittadini, turisti e imprenditori dell’isola, la gran quantità di documentazione comprovante le “diffamazioni” che smentiscono la “propaganda” governativa e l’inutile piagnucolìo giustificativo figlio del nulla, sempre più persone pregano che questa legislatura finisca in fretta.
Se, per anni, il compito di “lamentarsi” pubblicamente mettendoci la faccia è stato il “privilegio” di pochissimi masochisti disposti a pagarne il prezzo (…), ora che i nodi stanno venendo al pettine anche per i (presunti) Nuovi Rivoluzionari del “cambiamento” (riferito alla loro condizione economica), le critiche contro quanto sta succedendo nella “fu” Perla dell’Adriatico, assumono numeri da maggioranza.
Nonostante l’accusa di essere dei “disfattisti” pronti a godere dello sfacelo economico, turistico, strutturale e d’immagine del nostro Comune, fa male doverne scrivere sempre negativamente, oggettivamente impediti dal poter magnificare azioni virtuose degne della nostra meravigliosa isola. Tuttavia, se “…il medico pietoso fa la piaga puzzolente…”, difficilmente nascondersi alla realtà risolve i problemi.
Giusto sarebbe che lo sfacelo generale proprio non ci fosse ma, una volta precipitati nel burrone, sarebbe almeno auspicabile che i responsabili esecutivi avessero la decenza di uscire dalla tana (ampiamente retribuita) e porgessero le loro scuse. Do schei de mona in scarsela starebbero bene anche nelle tasche di chi si è proposto come “Salvatore”, gestore della “Nuova Politica” e “diverso” non solo nel privato ma anche nel pubblico…
A lato potete leggere parte del programma elettorale che i “civici” di Dario Raùgna pubblicavano al tempo in cui avrebbero promesso la qualunque pur di conquistarsi l’ambita poltrona. Superfluo evidenziare le differenze tra quanto dichiaravano e quanto dimostrato. Evidente la mole di menzogne da libro dei sogni, imbarazzante confronto con la realtà attuale, nemmeno se la Legge di Murphy si fosse accanita contro di loro.
E allora, visto che gli “elevati” ancora sono convinti di essere dei geni incompresi, credano che i gradesi siano una massa d’imbecilli pronti a subire di tutto e di più (in parte anche vero…) e il turista vada trattato come una mucca da mungere senza offrire nulla in cambio se non disagi in quantità industriale, le scuse a tutti le presentiamo noi, “quella zente là”, i viscidi, impresentabili e insopportabili censori dell’opportunismo pro domo mea.
Impensabile in pieno luglio mostrare al mondo una località turistica bombardata, sporca, occupata dalle immondizie sparse ovunque, priva di una qualsiasi modernità tecnologica, promozionata in esclusiva dagli “amici degli amici” con la silente complicità dei presidenti assortiti dei Consorzi, Associazioni e Comitati, lestissimi a ingurgitarsi i “contributi” ma altrettanto veloci nel brillare per la propria assenza.
Non va meglio nella spiaggia a pagamento (Git Spa -ndr), dove i disagi degli utenti si leggono a multipli sui Socials. Antichi disservizi mascherati da “novità” di pura propaganda, comici siparietti col sindaco e amministratore unico (Lovato) che aprono un ingresso (finto) in favore di telecamera, circondati dai beneficati travestiti da figuranti austriaci.
Il mondo oltre il ponte ci disprezza, ride della nostra arretratezza, considera gli isolani alla stregua di una tribù del Terzo Mondo e ci salva solamente la bellezza di un territorio che, nonostante tutto, resiste anche al peggiore degli amministratori, come la Storia ci ha dimostrato fino a oggi.
Basterà per non affondare definitivamente?
Io dico di no…
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