NUOVA SPECIE ITTICA: IL GAMBERO DEL PALU’.

di Raffaele Lisco.

Una nuova specie ittica è apparsa nella Laguna di Grado: il Gambero del Palù.  

Il gambero è famoso nella sua categoria per la specificità di riuscire a muoversi retrocedendo. Il curioso metodo di deambulazione sul fondo del mare, dei fiumi e dei laghi, è però solo apparenza.

In realtà i gamberi non camminano all’indietro ma in avanti, usando le appendici poste lungo il torace. È vero però che di fronte a un ostacolo, i gamberi fanno un balzo all’indietro.  Passato il pericolo riprendono a muoversi normalmente.

Evidentemente la natura è fonte d’ispirazione anche per gli umani, soprattutto per chi a corto di idee proprie, si affida all’imitazione delle strategie altrui, comportamenti che implicano solamente la fatica dello scopiazzare con facilità.

La similitudine con la politica espressa dal Coordinamento Civico, ovvero la “casa” di Dario Raùgnasindaco di Grado e i suoi ascari assortiti, calza perfettamente con l’atteggiamento naturalistico del gambero. Un passo avanti e dieci indietro, la palese dimostrazione di quelli che prima “decidono” e poi, resosi conto dell’errore, retrocedono a “piè” sospinto con la fermezza tipica dell’Asino di Buridano.

Di esempi concreti sulle giravolte Raùgniche potrei farne a decinaia ma le “retromarce” dei Nuovi Rivoluzionari sono talmente note ai cittadini di Grado (e non) che scriverne un elenco sarebbe solo una perdita di tempo e di spazio. Mi limiterò a segnalare l’ultima ritirata “civica” in ordine di tempo. Mi riferisco al cambio di ordinanza sulla circolazione delle biciclette all’interno del centro dell’isola.

Fino a ventiquattro ore fa, l’editto del Gambero Lagunare concedeva alla popolazione ciclistica presente sull’isola, la possibilità di circolare liberamente sui viali “pedonali” del centro città, con l’unica esclusione del Castrum e della Passeggiata a Mare (Diga Nazario Sauro – ndr). Vale la pena di ricordare che, comunque, i divieti “imposti” da Raùgna, vengono rispettati a suon di pernacchie e chi preposto al controllo dei regolamenti dorme sonni tranquilli.

Meglio, allora, togliersi il pensiero di essere oggetto delle ire dei potenziali arrotati dall’inciviltà degli emuli di Pantani, corposi gruppi di comici corridori bardati come tanti Amstrong in sella a biciclette da gara, orde di teutonici moribondi ricchi di vene varicose in sella a costosissime mountain bike elettriche e imborniti anziani di nascita indigena travestendosi da Gambero del Palù, tornando indietro velocemente.

Come illustrato nella piantina esemplificativa, via ai limiti, bando ai divieti e percorso libero per i suddetti rappresentanti ecologici dalla puzzetta sotto sforzo. L’ordinanza cambia destinazione e finisce in “pratica C” (dove C sta per Cestino…), con grande soddisfazione di quelli che, se ti distrai un attimo, mirano con sadismo estremo alle tue tibie indifese. Soddisfatti anche i commercianti, esercenti e stracciaroli del “tutto a 9,90” (veri padroni del centro città), ovvero gli “imprenditori” convinti che la pedonalizzazione VERA penalizzi le vendite…

Da combattente indomabile, anche quest’anno cercherò di centrare (almeno) uno di questi fenomeni da circo, esattamente come già fatto l’estate scorsa, quando non ho esitato a castigare il crucco contromano desideroso di spiaccicarsi sul paraurti della mia auto, per sfortuna senza gravi conseguenze.

Se poi le mie preghiere venissero esaudite e il mio bersaglio “ciclato” avesse le sembianze di Dario Raùgnasindaco di Grado, allora credo che potrei anche morire felice, non avendo più nulla da desiderare dalla vita.

Magari, chissà, qualcuno mi ricorderebbe come Il Liberatore, erigendo una mia statua in piazza.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

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