A GRADO ESISTE ANCORA IL CENTRO-DESTRA?

di Raffaele Lisco.

Il dubbio è fondato: a Grado esiste ancora il centro destra?

Mancano solamente pochi mesi all’inizio del semestre bianco che precederà le nuove elezioni amministrative di Grado, votazioni attese, indicativamente, per la fine della primavera 2021. Un periodo che in politica è pari a un battito di ciglia dovrebbe già lasciar percepire i movimenti dei partiti decisi a riconquistare il governo dell’isola.

Giusto per rinfrescare la memoria dei lettori di GradoSpia, quattro anni fa (2016) la coalizione “civica” sponsor della candidatura di Dario Raùgna a sindaco di Grado, risultata vincente per una manciata di voti sul secondo classificato Claudio Kovatsch, incassò il risultato politico grazie al mancato accordo di coalizione tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La cocciuta decisione del partito di Salvini di correre da sola col suo candidato Brunetto spalancò la strada al Coordinamento Civico di Raùgna

Immaginando che la lezione storica passata abbia svegliato le coscienze del centro destra locale, provinciale e regionale e ammessa ma non concessa, visto i precedenti, la volontà della suddetta parte politica di riappropriarsi del governo isolano, quanto meno “ufficiosamente” sarebbe già tempo di iniziare a gettare le basi politiche per preparare le strategie prossime venture.

In realtà, pronto per essere smentito, non c’è traccia di movimento politico del centro destra gradese, ne da fonti ufficiali, ne in modo “carbonaro”. 

Non esistono rappresentanti di sezione, con esclusione del PD che almeno un segretario ce l’ha nella persona di Rudy Fumolo, tutto è in mano al nulla fatte salve le autonomine espresse per “anzianità” ma sulla quale ufficialità non esistono prove documentali. Confusione a 360° quindi, pessimo segnale dell’improvvisazione che, a meno di un’anno dalle elezioni amministrative, preoccupa l’elettorato locale. 

Eppure, il centro destra è tendenza di maggioranza tra i gradesi, popolazione storicamente incline a non prediligere la sinistra, escluse le truffe elettorali alle quali regolarmente abboccano come quel pesce azzurro tipicamente locale. Troppo facile imbambolare una comunità che non aspetta altro di credere alla “furlana” sindaco a tempo ridotto, correre al capezzale del (ex) “magliaro” venditore di biancheria tarocca e dare la propria fiducia a scatola chiusa al pelapatate simil-grillino spacciatore di facili sogni da Politecnico di Milano.

Purtroppo, il problema atavico degli isolani (e non) è la sistematica e ricorrente mancanza di “teste”, forze pronte a fornire il ricambio manageriale contrapposto alla fame dei “soliti noti” che, da decenni, sbavano per riconquistare le poltrone perse. Non che manchi la presenza di giovani, donne e soggetti volonterosi pronti a impegnarsi per uscire dalla stantia immobilità locale, solo che le ingombranti presenze di chi non ha ancora compreso che il proprio tempo (politico) è finito da un pezzo, bloccano pesantemente qualsiasi tentativo di partecipazione dei “nuovi”.

L’unico modo per uscire da questo loop senza fine sarebbe l’auspicabile intervento dei responsabili politici provinciali e regionali, gli unici che potrebbero mettere in atto una reale selezione tra candidati, promuovendo i più meritevoli portatori di nuove idee, progetti e suggerimenti. Persone capaci d’includere, aggregare e non, al contrario, dividere i gruppi, mettendo “veti” a seconda del proprio gradimento interessato. Sciocca e autolesionistica strategia capace unicamente di riuscire a far scappare i più dotati di materia cerebrale e trattenere untuosi leccaculi dall’inutilità evidente.

La sproloquiata “autonomia” delle sezioni locali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, altro non è che la foglia di fico con la quale lavarsene bellamente le mani e sgravare dalla responsabilità del risultato il Coordinatore preposto. Funzionerebbe laddove le sezioni mostrassero capacità, ingegno, leadership e aggregazione, situazione che a Grado non si è mai vista, ne a destra, ne a sinistra. Il “grillismo”, poi, non è nemmeno mai stato presente sull’isola, attesi i soggetti impresentabili che hanno tentato di rappresentare qui il Movimento 5 Stelle, col brillante risultato di riuscire a sputtanarlo a morte.

GradoSpia è “ritornata” (controvoglia) proprio per tenere ben svegli i gradesi e produrre l’impegno a stimolare le forze politiche in campo a dare il meglio di se, per il famigerato Bene del Paese.

Vi tengo d’occhio, pronto a raccontare ai cittadini tutto quello che ci sarà da sapere…

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