di Raffaele Lisco.
Clamoroso caso di Bonus Vacanze negato, a Grado.
M
i è giunta la segnalazione da parte di una signora, che ha voluto lasciare la propria testimonianza firmata, relativamente alla possibilità di usufruire delle agevolazioni turistiche contenute ne vari decreti legge. In particolare, il racconto sulla sua esperienza negativa vissuta recentemente a Grado, dove non ha potuto soggiornare per diniego delle strutture interpellate di accettare il Bonus Vacanze.
Premesso che, in questa sede, non si voglia in nessun modo giudicare le strategie imprenditoriali dei proprietari di struttura ricettiva di Grado, ben sapendo quali e quante difficoltà insistano attualmente per chi fa impresa in questo delicatissimo e difficilissimo momento storico, non posso ignorare la triste storia che la “perduta” cliente mi ha inviato.
Ebbene, la signora desiderosa di passare qualche giorno nella nostra località turistica della quale si definisce “…un’entusiasta ammiratrice…” – come ci spiega – si affida nella sua ricerca al sito italyhotels.it, motore di ricerca attraverso il quale si possono effettuare richieste di contatto in tutte le strutture ricettive d’Italia. Individuate alcune scelte locali, invia mail interrogativa per sapere quale corretta procedura praticare per usufruire del Bonus Vacanze di Legge.
Naturalmente, la segnalazione completa di nome e cognome, che ometto per rispetto della privacy del mittente, è corredata di copia dei codici di richiesta attraverso i quali sono potuto risalire alle generalità delle strutture ricettive protagoniste dei rifiuti descritti in oggetto. Ovviamente, non pubblico nemmeno queste informazioni per la giusta salvaguardia della libera scelta degli imprenditori privati di comportarsi come meglio credono.
Purtroppo per la stupita potenziale cliente della nostra isola, le TRE risposte ricevute da altrettante strutture alberghiere di Grado, stroncavano immediatamente l’illusione della signora, informandola che le suddette non accettavano l’agevolazione in oggetto. Niente Bonus a Grado ma, in compenso, gratuitamente, il suggerimento (poco professionale) di cercare altri luoghi di villeggiatura più “adatti” alle tasche della nostra “spia”.
Chiaramente, alla nostra maltrattata informatrice, non è restato che tentare in altri lidi vicini al nostro, concludendo con soddisfazione la sua ricerca presso un albergo di Bibione (…), struttura ben felice di acquisire una cliente, accettando di evadere le agevolazioni previste, senza nascondersi dietro a problemi inesistenti e divieti inventati.
Consapevole del pericolo di cadere in una generalizzazione faziosa e sgradevole, non posso però non osservare che questa testimonianza verificata non depone a favore della capacità di “accogliere” i nostri turisti, soprattutto in un momento di grande sofferenza per il quale ogni potenziale cliente andrebbe coccolato, viziato e soddisfatto, come fosse l’ultimo rimasto sulla terra.
Come sempre, il problema è la deficitaria comunicazione tra le parti. Inutile mantenere costosi Consorzi, Associazioni e Reti, se poi mancano le basilari informazioni sui servizi offerti. Nel merito di questa vergognosa situazione, per esempio, sarebbe bastato aggiungere negli elenchi delle strutture ricettive la disponibilità, o il rifiuto, di accettare il Bonus Vacanze per i richiedenti… Chiaro, semplice e preventivo.
Ormai lo dico da tempo, non è vero che “…tutti possono fare tutto…”. Il “mestiere” chiama decenni di gavetta, applicazione, studio, aggiornamento continuo e capacità di rischiare senza alcuna certezza, affidandosi all’intuito e alla visione nel futuro.
Visto che qualcuno lo deve pur fare, porgo io le mie scuse a nome dei gradesi alla signora scappata a Bibione.
Forse un giorno, spero non troppo lontano, saremo capaci di tenerla qui, invece di regalarla alla concorrenza.
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