di Raffaele Lisco.
Dario Raùgna – sindaco di Grado, precipita sempre più in basso.
Si può barare per qualche mano ma, alla fine, la resa dei conti rimette le cose al posto giusto e il precario castello costruito sulle sabbie mobili inizia a crollare miseramente trascinandoti nel baratro.
Esattamente quanto sta succedendo, sull’isola di Grado, alla compagine costruita intorno alla figura di Dario Raùgna. Esaurite tutte le denunce contro chiunque avesse osato mettere in dubbio “l’onorabilità” dei Nuovi Rivoluzionari del “cambiamento”, smascherato anche l’ultimo tentativo di mistificare la realtà a mezzo propaganda e stracciato quel consenso carpito alla cittadinanza attraverso la menzogna e la corruzione sfacciata, oggi sono rimasti in pochi i gradesi (e non) tifosi dei CWC.
Difficile contestare una realtà dei fatti che mostra l’attuale contrarietà generale della gran parte dei quartieri dell’isola verso l’amministrazione in carica. A meno di un anno dalla fine del mandato dell’Omo Raùgna (supereroe “diverso”, nella foto) l’atteggiamento spocchioso, la superbia degli eletti e la scarsa democraticità dimostrata da quelli che si erano venduti come i paladini della “Nuova Politica”, ha lasciato il posto al dissenso generale ormai diventato una costante quotidiana.
I gradesi di Colmata si lamentano per la critica condizione di una viabilità peggiorata, nonostante lo spaccio di non modica quantità di “innovazione” da Politecnico di Milano. Il centro città si è trasformato in un circuito riservato ai ciclisti senza controllo, la confusa e diffusa babele degli spazi pubblici in concessione e l’assedio dei camions, furgoni e auto, meccanismo fuori controllo che inquina e distrugge le utopiche Zone Pedonali valide solamente sulla carta, inquadrano la fotografia appena scattata.
I viali, anch’essi “pedonali” per ordinanza ma non per praticabilità, hanno perso definitivamente quel fascino che, in un tempo ormai perduto, erano il biglietto da visita del “salotto buono” della fu Perla dell’Adriatico. Cantieri, cemento, distruzione del verde pubblico, isteriche migliorie partorite da immaginarie visioni più a loro agio dentro un manicomio che in un Municipio e palesi mancanze di manutenzione del verde, dell’ordine e della pulizia, fanno il paio alla sistematica percezione di un paese maltenuto e malgovernato.
Se ci si sposta verso le periferie, in Valle Goppion i residenti sono sul piede di guerra per l’invivibile situazione legata alla raccolta dei rifiuti e non passa giorno nel quale il Gambero Lagunare (un passo avanti e cento indietro) non cambi rotta decisionale come una trottola senza controllo.
Sull’Isola della Schiusa nemmeno perdo tempo a descrivere quanto imposto dall’ingenièr di Beglian, (Fabio Fabris, assessore), quello che prima sbaglia e poi pensa di cavarsela con due righe di scuse, tanto, basta parlare con un residente per rendersi conto dell’apprezzamento…I gradesi del quartiere di Pineta sono gli ultimi, in ordine temporale, ad aver dovuto incassare gli insulti di Dario Raùgna – sindaco di Grado, scoprendosi “polemici”, “ingrati” e “faziosi”.
Se a tutto questo ci aggiungiamo le inesistenti soluzioni sulla promozione turistica, fondamentale asset lasciato nelle mani di un vicesindaco palesemente inesperto e poco incline allo studio, la Sanità locale, oggi ai vertici dell’interesse collettivo, gestita da un miracolato “vicepresidente” da Pro Loco salvato a colpi di tarocco protocollare (…) e la cospicua mole di danaro pubblico letteralmente gettata nel cesso per aggiudicarsi il consenso dei peggiori e meno utili fornitori di spettacolini musicali, sportivi e artistici, ecco che il quadro negativo è quasi completo.
Quasi, perchè manca ancora molto all’elenco degli orrori Made in Raùgna. Soprattutto le azioni da mettere in campo per arginare l’erosione delle spiagge, l’innalzamento della marea che divora il territorio, l’offerta generale alla potenziale clientela e una visione politica meno comica e più pratica.
Tra meno di un paio di mesi questa stagione tremenda sarà finita ancora prima di cominciare, i fatturati mostreranno tutta la loro insufficienza e la cassa integrazione, i bonus, gli “aiutini” ed elemosine varie (per chi sarà riuscito a prenderli…) lasceranno il posto al problema di riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena, fino alla prossima stagione estiva 2021.
Dario Raùgna, forte di questo curriculum da “campioni”, dopo aver fatto incazzare chiunque abbia avuto la sfortuna di incrociare la sua strada da “statista”, sono proprio curioso di vedere con quali illusioni di vittoria (lui o chi per lui) avrà la faccia tosta di ripresentarsi alle prossime elezioni amministrative di Grado.
Io sarò qui, a godermi lo spettacolo…
®RIPRODUZIONE RISERVATA.