di Raffaele Lisco.
Guarda, guarda, il Kommissario è in giro…(Der Kommisar – Falco 1982).
Sul quotidiano locale, ieri 22 luglio c.a., Antonio Boemo ha pubblicato quella che sarebbe, secondo le sue fonti, l’attualità politica relativa alle candidature a sindaco di Grado per le amministrative del 2021. Sorvolando sulla qualità delle informazioni diffuse dal cronista locale (…), azzardo quanto è di mia conoscenza nel merito.
CENTRO – SINISTRA: nell’articolo di An.Bo. ricco di fantapolitica da osteria, il giornalista immagina una presunta ricandidatura di Dario Raùgna a sindaco, forte del supporto di tre liste di centro sinistra. Una a suo nome, una sponsorizzata da Matteo Polo e la terza a marchio Partito Democratico. Stabilito che, se confermata la notizia, Dario Raùgna getterebbe la maschera da “civico” e accetterebbe di essere il portabandiera ufficiale della sinistra targata PD, le possibilità di successo di questa coalizione le ritengo molto scarse. Tutte e tre le liste nominate non godono del consenso sufficiente utile a superare una scontata quanto indispensabile formazione coesa di centro destra, anche se a Grado abbiamo visto che tutto è possibile…
CENTRO – DESTRA: in questo caso l’analisi deve necessariamente farsi più profonda, atteso il nome proposto da Boemo sull’improbabile titolare candidato a sindaco in quota centro destra gradese. Sottolineato il massimo rispetto per la figura del dott. Claudio Kovatsch, ex commissario comunale, ex funzionario regionale e impalpabile consigliere d’opposizione (…), abilissimo tecnico di provata competenza amministrativa ma scarso praticante della politica politicata, difficilmente riesco a convincermi che possa incarnare la figura del candidato unitario di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Spiego il perchè.
Claudio Kovatsch lo conosco abbastanza bene, soprattutto per averlo “subito” proprio nell’ultima campagna elettorale gradese (2016), quando mi fu imposto dalla segreteria del PD come rimorchio della “civica” creata dal nulla da Enrico Gherghetta e dal sottoscritto (Grassie Gravo – ndr), compagine poi diventata primo partito dell’isola. La stessa che portò la sconosciuta Elisabetta Medeot a incassare il record storico di preferenze personali (217 voti) e aver demolito il PD di Luciano Cicogna e friends…
E’ vero che nella politica moderna le ideologie sono state sostituite dalle “convenienze”, tuttavia, se la tua origine è stata marchiata dalla sinistra e i tuoi sponsors hanno portato sulla maglietta i nomi di Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, trasformarsi nel leader della Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, riuscirebbe a sorprendere perfino un cinico come il sottoscritto. Va bene tutto ma Kovatsch “sovranista”, “fascista” e “razzista”, non sarebbe credibile nemmeno per il più imbornito dei gradesi.
Detto questo a me Claudio Kovatsch – sindaco di Grado (che suona molto meglio di quello attuale…) non mi dispiacerebbe, se non altro per non rinnegare il lavoro svolto nella tornata elettorale precedente, quando (a sua insaputa…), gli avevo costruito la strada verso la vittoria, almeno fino a quando i suoi “fedelissimi” non decisero che fosse il momento di farmi fuori e perdere da stupidi…
Resto comunque scettico sulla reale consistenza delle previsioni del “politologo” An.Bo., superbamente convinto di saperne sicuramente più di lui sulle trame di palazzo in corso sull’isola o, meglio, nelle segreterie provinciali e regionali dove i gradesi contano meno del mio cane. Posso anche sbagliarmi ma dubito che i coordinatori dei tre maggiori partiti del centro destra regionale, seppur stupidamente in rissa costante tra loro, accetteranno di candidare un conclamato figlio del PD, ancorchè “democristiano” nella forma e nella sostanza.
Confermo comunque, la mia disponibilità “mediatica” per supportare chiunque il centro destra vorrà scegliersi come candidato sindaco di Grado per la legislatura 2021-2026, a patto che sia condiviso in toto e contribuisca ad aggregare le forze contrarie alla sinistra. Civica o pseudo tale.
Accetterò qualsiasi sacrificio, pur di scongiurare altri cinque anni di Raùgna, Polo e/o Fabris.
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