IL NUOVO PARK DELLA SACCA PARTE MALE.

di Raffaele Lisco.

Il nuovissimo parcheggio a pagamento di Sacca dei Moreri, non piace.

Come si dice, un’immagine vale più di mille parole e infatti, nella fotografia che ho scattato personalmente alle ore 11.30 di domenica 26 luglio c.a., il nuovissimo parcheggio di Sacca dei Moreri, fortemente voluto dai civici di Dario Raùgnasindaco di Grado, risulta deserto.

Stesso frame valido anche per il giorno precedente, sabato 25, quando un tronfio ing. Fabio Fabris, accompagnato dal para…plegico “oppositore” Sebastiano Marchesan, postava la foto dell’apertura al pubblico del costosissimo manufatto.

La risposta dei “bravi amministratori” sono certo che non si farà attendere, aggrappandosi alla giustificazione che è troppo presto per valutare la resa dell’impianto, puerile scusa che poco ha che vedere con il periodo di riferimento, ovvero il massimo picco della presenza “pendolare in quella zona, perlopiù di sabato e domenica con giornate di sole pieno. Forse l’analisi corretta sarà fatta a dicembre…

La verità è che i “Politecnici” assessori di Dario Raùgna (sindaco di Grado e bla, bla, bla), hanno cappellato in pieno tutti i lavori pubblici cantierati per cercare di attutire l’impatto della viabilità estiva, atteso che passati giugno, luglio e agosto, a Grado si circola (e parcheggia) benissimo. Hanno voluto scimmiottare l’urbanistica di “livello”, immaginarsi gli Illuminati che avrebbero trasformato una millenaria isola (gradita al turismo proprio per le sue specificità), in una Smart City dei poveri, nemmeno paragonabile con le grandi città del nord europa.

Fosse solamente il Diffamatore Capo a esprimere criticamente  questo pensiero negativo sarebbe facile delegittimare quanto scrivo, peccato per i Nuovi Rivoluzionari che la realtà sia sotto gli occhi di tutti, perfino di quelli che avevano creduto, in buona fede, alle balle del Faraone. I flops dei nuovissimi impianti voluti e realizzati fuori tempo massimo (in piena stagione estiva) e di quelli ancora da consegnare (…), hanno già prodotto disagi, proteste e incidenti, anche con conseguenze gravi.

Sacca dei Moreri (nella foto), Isola della Schiusa e, soprattutto, Riva Slataper, stanno quasi tutti i giorni sulle pagine dei media, sono l’oggetto principale dei commenti dei gradesi e dei turisti e sono riusciti a rendere ancor più comiche le “competenze” di quelli che (a chiacchiere) avrebbero dovuto cambiare Grado e il suo futuro.

Fiumi di danaro dei cittadini, non solo gradesi, letteralmente buttati nel cesso per soddisfare le ambizioni incontenibili di chi si è ritrovato da zero a cento a gestire milioni di euro, una prestigiosa località turistica e la qualità della vita di un’intera comunità. La ricerca spasmodica di “blindare” il potere per censurare qualsiasi forma di critica, suggerimento e/o proposta proveniente dai non inclusi nel Cerchio Magico del Pelapatate Engadino, si sono rivelate un palese suicidio politico da pagare alle prossime elezioni.

Tutto questo per arrivare all’intelligentissimo risultato attuale di farsi compatire dai propri amministrati, aver compromesso ogni rapporto civile con la regione fvg e aver prodotto autentiche cattedrali nel deserto talmente funzionali e apprezzate dall’utenza da essere “schifate” perfino durante un week end di fine luglio…

Che dire? Non posso che complimentarmi con Dario Raùgnasindaco ecc. e tutti i suoi assessori senza diritto di parola (…), per il brillante risultato certificato (dopo oltre quattro anni di “buona amministrazione”) che li ha letteralmente “bruciati” dalla scena sociale e politica nostrana.

Ai prossimi, toccherà il difficile compito di rimediare agli orrori “civici”.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

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