di Raffaele Lisco.
Quasi, quasi, vado a querelare per diffamazione Fabio Fabris e Sara Polo. Che ne dite?
Il mio articolo di domenica 26 luglio pubblicato su questo blog, ha infastidito il “bravo ingegnere” al quale non è rimasto altro che pubblicare una fotografia dove si vede il parcheggio di Sacca dei Moreri “sold out”, come l’ha definito uno dei numerosi imbecilli che hanno lasciato a margine il proprio inutile commento.
Replico a cotanta dimostrazione di aver colpito duro il permaloso assessore ai Lavori Inutili (quello che NON legge GradoSpia…), con la foto del medesimo sito scattata alle ore 15 di lunedì 27 luglio. Immagine che dimostra il “pienone” che appare solo a chi accanito consumatore di acido lisergico scaduto.
Detto questo, sto pensando di querelare per diffamazione a mezzo Social (Facebook) il suddetto Fabio Fabris (e l’assessora Sara Polo…) per aver insinuato la manipolazione della foto pubblicata a corredo dell’articolo in oggetto, immagine che mostrava la triste desolazione del parcheggio di Sacca dei Moreri alle ore 11.30 del 26 luglio c.a. Naturalmente, oltre ai suddetti assessori, denuncerò CHIUNQUE metterà in dubbio quanto fotografato e pubblicato.
Premesso che non ho certo bisogno di taroccare alcunchè per dimostrare la verità di quanto pubblico, mettendoci la faccia ogni giorno (…), capisco che la forma mentis di quelli che, al contrario, campano sulla menzogna e in quanto a “tarocchi” possono solo che insegnare, abbia immediatamente confuso le (poche) idee che dicono di avere. Conteremo gli “euri” d’incasso del parcheggio a ottobre e calcoleremo il rapporto costi/benefici, giusto per vedere chi ci avrà guadagnato e chi ci avrà perso…
Attendo le pubbliche scuse degli assessori nominati (Fabris/S.Polo), oppure, da parte loro, la prova provata che il giorno 26 luglio 2020, alle ore 11.30, il parcheggio di Sacca dei Moreri apparisse diverso da come fotografato dal sottoscritto (foto a lato). Per dare del “ballista” alla gente (cit. Sara Polo) bisogna avere in tasca solide prove, a meno che non si voglia pagare a caro prezzo la propria stupidità.
Per mio conto, io posso depositare agli atti originale della foto in digitale completa di data e ora impressa dalla device di origine, qualche decina di testimonianze di cittadini residenti nei pressi del parcheggio di Sacca dei Moreri e altro che, per il momento, non svelo. Giusto per far capire agli improvvisati ribaltatori di frittate che sfidare un “professionista” non li porterà da nessuna parte. Già una volta ho “graziato” la “signora” Sara Polo per compassione, difficilmente perdono due volte.
Non mi serve l’uso del software Adobe Photoshop©, quando la realtà è talmente evidente da non aver bisogno di “aiuti” grafici per mandare il suo triste messaggio. Inoltre, se e quando proprio volessi divertirmi a trasformare qualcosa a mio vantaggio, non sprecherei certo il mio prezioso tempo con Fabio Fabris e/o Sara Polo…
La legge mi concede 90 giorni, a partire dal 27 luglio (pubblicazione dei posts dei due fenomeni – ndr), per decidere cosa fare della fedina penale di entrambi i miei “amici”.
Spetterà a loro scegliere se “retrocedere” e rivedere l’accusa di falso o rimanere sulle loro posizioni diffamatorie che, ormai, non possono più far sparire come i “tarocchi” di cui ben sappiamo…
Da “ieri”, CHIUNQUE metterà in dubbio la mia credibilità, dovrà risponderne nelle sedi preposte.
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