di Raffaele Lisco.
Massimo Cacciari dev’essere passato (anche) per Grado…
In una recente intervista televisiva, il filosofo docente universitario, ex sindaco di Venezia e membro autorevole della (fu) intellighenzia di sinistra, Massimo Cacciari, ha lapidariamente affermato che “…sono peggio gli idioti dei ladri…”.
Nello specifico, il professore, rispondendo alla domanda del cronista su chi fosse peggiore, a suo giudizio, tra chi ruba al popolo e chi ne depaupera le risorse a causa della propria incompetenza, ha affermato:
…Sono più pericolosi i ladri o gli incapaci in uno stato? Giulio Cesare rubava, Napoleone rubava… Per un sistema politico, il più pericoloso è l’idiota incompetente. Il 90% oggi sono idioti incompetenti, il pericolo è sommo…”.
Considero Cacciari un uomo capace di esprimere liberamente le proprie idee, lontano dagli obblighi di partito e iscritto a quella rara categoria di persone abituate a ragionare con la propria testa. Quello che non immaginavo è che fosse passato (anche) per Grado.
Infatti, la sua analisi sociologica calza a pennello con il profilo politico, tecnico e amministrativo dei civici isolani, sembra cucito su misura sulle figure della giunta gradese e centra perfettamente quanto dimostrato nei fatti dal “buongoverno” dei Nuovi Rivoluzionari Lagunari.
Salvo prova contraria, (per adesso) nessuno si è mai azzardato ad accusare Dario Raùgna – sindaco ecc. e i suoi complici, di una qualsiasi appropriazione indebita illegale, ne – tanto meno – di comprovate azioni giuridiche passibili di reato.
Li si potrebbe riprendere per aver elargito troppo allegramente qualche “diecimila” agli amici degli amici ma scagli la prima pietra l’amministrazione che non ha mai fatto uso della “mancetta” come scambio per comprarsi il consenso.
Al contrario, indubitabile l’appartenenza degli “eletti” sinistri (che si vergognano di esserlo) dentro il recinto degli“incompetenti”, soggetti che perfino io mi astengo da battezzare col medesimo termine usato dal professore come “idioti”, anche se il pensiero popolare attualmente diffuso tra i cittadini di Grado (e non) è forse ancor più pesante.
Sono completamente d’accordo con la considerazione di Massimo Cacciari sulla differenza che passa tra chi ruba e chi spreca per ignoranza ma leggere che un illustre personaggio dal profilo culturale inequivocabile, è vicino alla mie stesse valutazioni sul comportamento di chi si propone per amministrare una comunità, mi fa sentire un po meno “viscido”, “diffamatore” e pericoloso soggetto nemico del progresso.
Non verrà mica fuori, alla fine della fiera, che “quelli bravi” che rifuggono il confronto pubblico con gli avversari, si nascondono dietro i commenti “spiritosi” per evidente mancanza di argomentazioni nel merito, colpiscono vigliaccamente alle spalle, per paura di essere demoliti pubblicamente e non sono capaci di “uscire” uno straccio di prova credibile da contrapporre alle solide documentazioni sui fatti che mi permetto di pubblicare, facciano parte della “meritoria” categoria descritta da Cacciari?
Non lo saprò mai, confermato il fatto che nessuno dei “civici” avrà mai le palle per salire su di un palco assieme al Diffamatore Capo, preparato a far valere le proprie ragioni, per fankulare il “lurido” scribacchino che pubblica solo infamità degne di un pluripregiudicato avanzo di galera...
Meglio rimanere ben coperti dietro i Socials, mentire in ogni dove, fingersi “indignati” e farsi difendere dai sempre presenti Minus Quam Merdam che sono la scontata guardia cortigiana di chi non vale nulla se non a chiacchiere.
Io sto con Massimo Cacciari.
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