di Raffaele Lisco.
Lectio brevis su come trasformarsi secondo convenienza.
Esistono persone capaci di seguire il vento, salire o scendere sul carro migliore del momento e indossare la faccia “giusta”, a seconda della convenienza personale.
Il trasformismo individuale è oggi la pratica principale di chi ha capito come stare “comodo”, cambiare la propria vita da miserabile sconosciuto a monarca assoluto di una comunità di sudditi. Vale tutto e il suo contrario, la coerenza, l’etica e la serietà, sono solo parole inutili per chi ha fatto della propria dignità un sostantivo buono solo per il dizionario.
L’imperativo degli “eletti” è quello di salire su qualsiasi pulpito utile per spacciare improbabili virtù da esibire a comizio, imbonire un pubblico ignorante con frasi a effetto degne di una televendita da emittente rionale. Pontificare “democratiche” posizioni al mattino e ordinare liste di proscrizione al pomeriggio, vendere “inclusione” con la mano sinistra e infamare l’avversario con la destra.
Vomitevole l’essere capaci di scaricare chiunque non utile alla tua causa personale, dimostrando contemporaneamente di saper diventare perfino peggiore di colui definisci “ingiustificabile”, solo perchè non ti serve più. Mille facce su un unico corpo sformato dai troppi buffets, “moderato” a parole “estremista” nei fatti, figlio della Società Migliore (a chiacchiere), illegittimo di uno squadrismo da politica multicolor.
La grande fortuna dei personaggetti di cotanto spessore, è quella di aver trovato il miglior posto possibile per poter esercitare la “professione” più antica del mondo, quel meretricio morale praticabile solo dove esiste una comunità dedita alla sodomia. Ai gradesi, nei secoli dei secoli, chiunque abbia letteralmente cagato in testa si è pure preso l’applauso degli indigeni lagunari. Puoi dare della “…FECCIA SALITA DAL POZZO…” al Coniglio Mannaro di turno, tanto, più in la’ che recitare teatro sui Socials non andrà…
Puoi permetterti di tutto e di più, tanto nessuno avrà il coraggio di reagire, nessuno alzerà la testa dalla palude dove vive entusiasta, nessuno verrà a chiederti conto delle tue azioni. Anzi, peggio ti comporti, maggiore è il tuo disprezzo verso i “sudditi”, più mescoli le carte barando a tuo favore e massimo sarà il guadagno che ne otterrai.
Conviene accomodarsi nel campo sinistro del buonismo senza condizioni? Non ci sono problemi, basta virare da “civico” a “comunista”, schierarsi ferocemente contro la maggioranza dei tuoi amministrati, chiedere la testa di chi avverso e pericoloso per i tuoi obbiettivi e permettersi qualsiasi nefandezza indossando la candida armatura del Cavaliere Crociato.
Tanto a Grado si bevono qualsiasi troiata esca dalla fantasia dell’ultimo arrivato, i locals sono pronti a seguire il Pifferaio di turno, tutti si svendono per una manciata di briciole e il terrore di pagare un prezzo per esercitare i propri diritti convince anche il meno subordinato a lasciar perdere e seguire l’onda.
Sinceramente poco m’importa della vostra prevedibile reazione a questo mio sfogo, voglio ribadire forte e chiaro che disprezzo la vostra vigliacca accettazione dello status quo e quando venite da me per chiedermi di raddrizzare un sopruso del quale siete stati vittime, immediatamente penso a quanto siete capaci di scendere in basso pur di “risolvere”. Cercate il “viscido” per assenza di palle, salvo sputare sulla mia foto quando siete insieme a “quelli bravi”, per far vedere che “…con Lisco mai…”.
Vi meritate il peggio che avete, lo volete, lo cercate, lo desiderate e, quando vi accorgete che non è poi così bello vivere male, non siete nemmeno capaci di rimediare, visto che costa fatica.
Provo pena per i vostri figli e nipoti, per quelli che non hanno colpa delle miserie dei loro famigliari, per quelli che pagheranno domani la vostra vigliaccheria di oggi.
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