di Raffaele Lisco.
In ESCLUSIVA per GradoSpia, l’amministrazione dei CWC ci anticipa la nuova opera in programma.
La notizia era nell’aria da tempo ma ancora non avevo avuto la conferma ufficiale. Oggi, sciolti i nodi che limitavano l’annuncio ufficiale, finalmente posso anticipare ai miei lettori la più grande opera in programma che Dario Raùgna – sindaco di Grado e il suo gruppo “civico”, vogliono lasciarci a futura memoria del loro passaggio politico.
Prendendo spunto dal genio del nostro Presidente del Consiglio prof. “Giuseppi” Conte, l’altrettanto geniale Fabio Fabris (ass. LL.PP. – ndr), ha proposto al sindaco di Grado la realizzazione di un tunnel sottomarino che colleghi l’isola al Banco d’Orio. L’opera, di grande importanza per poter urbanizzare l’isolotto oggi poco sfruttato commercialmente, potrebbe uscire dal sogno e diventare realtà.
Riuscire a collegare via terra i due siti, permetterebbe lo sviluppo turistico di un terreno importante che oggi non sfrutta tutto il suo potenziale. Il Banco d’Orio, sottoutilizzato a mala pena per farci il bagno, qualche grigliata e le fotografie di Vinicio Patruno (…), può e deve salire di livello. Nel progetto del Coordinamento Civico, proposta da presentare ai gradesi nella prossima campagna elettorale in coalizione col Partito Democratico, c’è la completa urbanizzazione del Banco d’Orio, iniziando dal primo lotto oltre il canale e proseguendo, nei prossimi cinque anni, per arrivare fino alla zona denominata Anfora.
Immaginatevi quante strutture ricettive potrebbero trovare collocazione all’interno della sterminata metratura disponibile, la serie importante di attività per la ristorazione, un nuovo campo da golf su sabbia, autodromo, ippodromo e perfino piccolo eliporto per piccoli velivoli. Una nuovissima e modernissima spinta verso il futuro, l’avvio di quella innovazione tanto cara agli amministratori uscenti, pronti a rilanciarsi con questo nuovo progetto.
Personalmente mi ritengo entusiasta per questa geniale idea, pensata venuta proprio a quelli che ho immeritatamente definito “incapaci” e “incompetenti” e che, al contrario, mi stanno dimostrando di non esserlo per nulla. Evidentemente, la realizzazione di qualche minuscolo parcheggio interno, l’apertura di piccoli musei e la manutenzione stradale dell’isola erano troppo poco per riuscire a stuzzicare le fulgide menti dei professionisti collegati a Raùgna.
E’ bastato alzare il livello ed ecco gli “effetti speciali” tanto attesi dai gradesi (e non), quel balzo in avanti che nemmeno il Politecnico di Milano saprebbe eguagliare, il futuro nelle mani degli isolani e un impulso innovativo che ci proietterà nel Gotha delle località turistiche mondiali.
Col nuovissimo Tunnel Sottomarino, il primo della serie che collegherà a impatto ambientale zero l’isola di Grado, domani col Banco d’Orio ma dopodomani come sostituto del Ponte Matteotti, dell’Isola della Schiusa e della terraferma lato Monfalcone, dobbiamo dare tutti fiducia a Raùgna e alla sua disponibilità a sacrificarsi altri cinque anni per noi.
Un’autostrada sottomarina con le uscite dedicate ai quartieri sopraddetti, un’opera ciclopica che, finalmente, libererà l’isola dalla circolazione selvaggia delle auto in transito nel Comune. Lo sfruttamento “intelligente” ed ecologico degli spazi disponibili, come il nuovo corso Europeo ci sta chiedendo (e finanziando).
Profondamente pentito per aver mal giudicato delle persone dalle quali avrei solo che da imparare (…), non ho alcun dubbio che l’infinita conoscenza, l’enorme cultura e la conclamata professionalità di Fabio Fabris, Claudio Gaddi, Fiorenzo Facchinetti e Matteo Polo (Dario Raùgna su tutti…), una volta rieletti fino al 2026 (ma anche oltre) inizieranno a fare sul serio, come il progetto Tunnel Sottomarino vuole dimostrare.
Io giuro che prima li voterò e poi me ne andrò in esilio a Monte Confin, a espiare le mie colpe…
P.S: Ho voluto scherzare un po’ per alleviare il caldo, vedete di non pubblicare commenti infuocati per il Tunnel Sottomarino. Non serve confermare quello che siete…
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