TEMPO DI SALDI, GRADO IN SVENDITA.

di Raffaele Lisco.

Sono partiti i saldi di fine stagione. In svendita la GIT di Grado.

La notizia riportata dal quotidiano Il Piccolo, ci informa che l’assessore regionale al turismo Sergio Bini, nell’ultima sua visita a Grado, ha lanciato un segnale chiaro sulla volontà di cambiare l’assetto societario della Git S.p.A.

Il “vertice” tra Bini, Lovato, Schiavi, Raùgna e Delbello, una task force da PENULTIMO POSTO che tutto il mondo c’invidia, ha coinvolto anche il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, ospite in avanscoperta pronto a mettere il piedone dentro la partecipata regionale che gestisce la Spiaggia principale dell’isola e le future (molto future…) Nuove Terme di Grado.

Il mio personalissimo commento a valle di questa importantissima notizia, lanciata a mezzo stampa con la più classica delle minimizzazioni (…), non può che assumere i connotati della sorpresa stupefatta e la mia più forte contrarietà sulla “bomba” dell’assessore regionale buttata tra i piedi dei gradesi.

L’unica riflessione “intelligente” che ho letto sulla questione suddetta, è quella di Roberto Marin, il quale manifesta anch’egli tutto lo stupore dimostrabile di fronte al colossale tentativo di “svendita”, ad altro Comune, della gestione della nostra principale azienda turistica locale. Il Consigliere, a margine, si domanda sul perchè il Comune di Aquileia – per par condicio – non regali ai gradesi una percentuale della Fondazione Aquileia…

Concedere un “presunto” 5% della GIT S.p.A. a rappresentanti pubblici estranei al territorio del Comune di Grado, assume il carattere di apertura a terzi diversi dai residenti della conduzione del cespite che rappresenta il bene più prezioso presente nella nostra località turistica.

Mi meraviglio che il Consigliere Comunale Maurizio Delbello non abbia manifestato la sua diffidenza sulla proposta del suo “capo” di ProgettoFVG (Bini – ndr) ma, conoscendo il soggetto Delbello, la meraviglia lascia immediatamente il posto alla consapevolezza che per il Consigliere è molto meglio paracularsi l’assessore scodinzolandogli appresso, piuttosto che difendere le proprietà storiche dei suoi concittadini…

In questa vergognosa operazione che porterebbe beneficio solamente al Comune di Aquileia, danneggiando ancora una volta i diritti dei gradesi, la “furba” presenza del sindaco Zorino giustifica l’intelligenza di un eletto pronto a incamerare il meglio per la sua comunità. La differenza tra Zorino e Raùgna credo sia superfluo sottolinearla, anche se sono figli delle stessa fame “politica”.

A questo punto, visto l’andazzo “predatorio” col quale chiunque, ormai, può permettersi di defraudare Grado dei suoi pezzi migliori, perchè non regalare anche delle quote del Banco d’Orio al Comune di Lignano, porzioni della Costa Azzurra a qualche multinazionale, una tangente sulla Tassa di Soggiorno “ammio cugggino” e il ripristino dello Jus Primae Noctis per le neoassunte in Git?

Del resto è giusto così, quando il padrone non c’è le volpi si fregano il pollaio e i gradesi sono famosi nella Storia per essersi fatti derubare della qualunque da chiunque

Invece di reclamare per sè l’aumento di percentuale nella società che gestisce la Spiaggia di Grado, meglio farsela scippare dall’ultimo furlano “pettinato”, sceso con la piena…

Che Dio vi perdoni.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

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