NON SOLO ALBE E TRAMONTI…

di Raffaele Lisco.

E’ un “mestiere” ingrato ma qualcuno lo deve pur fare…

Esistono sempre due facce della stessa medaglia.

Ci sono quelli “bravi”, sempre pronti a svegliarsi presto al mattino e andare a cena tardi la sera, per meravigliarci con albe e tramonti mozzafiato, cittadini/e modello per i quali l’imperativo è mostrare solo le cose belle.

Poi, purtroppo (o per fortuna) siamo obbligati a sopportare anche quelli “avariati”, eguali residenti disposti a indossare i panni del “ficcanaso”, “diffamatore” e “sputtanatore”, per il solo fatto dell’assumersi la responsabilità di rendere pubblico lo “sporco” di cui TUTTI (S)PARLANO ma nessuno ha il coraggio di raccontare pubblicamente.

I Pericoli Pubblici1 e 2, rispettivamente il sottoscritto e il “facente funzioni”, Vinicio Patruno, sono esattamente gli unici due attuali protagonisti di quella “feccia” (Raùgna cit.) che a Grado non risparmia la comunità dal dover ammettere che non è tutto “tramonto” quello che luccica sull’isola.

Attuali perchè gli “altri” che erano partiti, anche prima di noi, a sbugiardare le amministrazioni incompetenti sulle quali avevano costruito la propria effimera popolarità, alla fine hanno ceduto, sconfitti da quel Sistema che dicevano di combattere (a chiacchiere).

Detto questo, consapevole di stare sugli zebedei alla maggior parte dei cittadini “sani” di Grado, in compagnia del mio amico Pensionato Rompicoglioni (Vinicio Patruno – ndr), chiudo questo pistolotto sul quale dovreste tutti riflettere a lungo (…) e vi racconto come Dario Raùgna ha “risolto” lo schifo malsano del parchetto giochi di via Udine, rione Colmata di Grado.

Colpito a morte dai racconti pubblicati dal duo “infame”, il più “anziano” con le sue fotografie che valgono più di mille parole e quello “handicappato” con la descrizione in prosa satirica della notizia, Dario Raùgnasindaco di Grado, già alle ore 9 di martedì 15 settembre (ieri), si era scapicollato presso il sito “smerdato” di via Udine, in compagnia del ViceCoso Ferrazzo, entrambi a caccia di uccelli.

Per farla breve, una squadra di giardinieri del Comune ha decimato le fronde degli alberi presenti, giustificando a me personalmente tale decisione, con la volontà di togliere gli appoggi agli storni “cagoni” colpevoli di cotanta efferatezza. Compito (ingrato) di altro operaio comunale fornito di “birocin”, vasca d’acqua semplice e lancia a pressione, la responsabilità di ripulire i regalini degli storni deboli d’intestino.

Il risultato “eccellente” prodotto dalla grande professionalità del sindaco e del suo tirapiedi poliziotto (responsabile della Colmata – ndr), lo potete verificare dalle fotografie che ho scattato subito dopo l’intervento tecnico, alle ore 13 del giorno in oggetto.

Superfluo sottolineare come sia stato “risolto” a regola d’arte il problema, l’evidente e indubitabile “pulizia” del parchetto e la ripristinata “agibilità” per la quale dobbiamo ringraziare il Faraone Lagunare e il suo ViceCommissario a latere.

Nessun appunto ai lavoratori che hanno fatto quello che hanno potuto, con i mezzi a disposizione e sottomessi agli ordini di chi sarebbe meglio stesse lontano mille miglia dalla responsabilità del comando…

Problema risolto, quindi, adesso il Parco Giochi di via Udine è “sanificato”, libero in ogni suo gioco e completamente ripristinato all’uso regolare. Non è vero ma se lo dicono “loro” dev’essere così.

Naturalmente, nel tardo pomeriggio, gli uccelli testardi, sono ritornati sul posto per la cagata della sera

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Related posts

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.