EDITORIALE – LA PAURA DI FARSELA ADDOSSO…

di Raffaele Lisco.

Diciamoci la verità, a troppi “eletti” il terrore di esporsi procura acute forme di diarrea…

Dopo tanti anni di frequentazione “politica” a stretto contatto con la serie infinita di miracolati chiamati al Sacro Soglio, io, sgradito ficcanaso nella Compagnia degli Scrocconi e mal sopportato “giornalista” al seguito, quello che ne ho compreso è la generalizzata paura di esporsi, soprattutto quando in ballo c’è la propria poltrona.

Circa dieci anni fa, partendo da zero, mi sono inventato il difficile compito di raccontare la verità a chiunque avesse il tempo, la pazienza e il coraggio di leggere quanto avessi da dire. Un percorso complicato fatto di conquiste da raggiungere giorno dopo giorno, per arrivare all’ambizioso obbiettivo di essere credibile per un pubblico e conquistare la fiducia dei protagonisti della Vita Pubblica, Sociale ed Economica.

Oggi posso dire di esserci riuscito, aver riempito la mia rubrica con i recapiti privati di quasi tutti i “maggiorenti” passati e presenti, aver portato a casa la stima e la fiducia dei tanti che mi permettono di essere contattati in privato e aver dimostrato di saper onorare la parola data, sempre e comunque, anche a costo di doverne pagare il prezzo.

Consapevole della vastità del “chissenefrega” che state proferendo a valle di questa dichiarazione, il motivo per il quale ho voluto bullarmi ai vostri occhi è presto spiegato.

Se perfino io, “umile” blogger dilettante di provincia, sono riuscito a crearmi una rete di Spie “istituzionali” pronte a vuotare il sacco col sottoscritto (naturalmente “fuori onda”…) e svelarmi i segreti difficilmente pubblicabili sulla stampa ufficiale, faccio fatica a credere che gli “eletti”, i colleghi delle mie fonti e i membri di quella Casta dalla quale attingo le mie informazioni “mai rivelate”, non godano dei miei stessi privilegi.

E allora la domanda è facile: perchè NESSUNO degli “oppositori” dell’amministrazione di turno, pur conoscendo benissimo le “magagne” dell’avversario politico, informati a puntino sulle verità sottostanti alla propaganda governativa ed essi stessi origine delle “soffiate” inviate allo Spione Capo, non utilizzano in prima persona le informazioni in possesso, per informare gli elettori che li hanno mandati al controllo della maggioranza?

Credo si sia capito che nemmeno Lisco possa pubblicare TUTTO e che solo una parte del racconto compaia su questo blog. Non tanto per paura o vantaggi personali (anzi…) ma per rispetto della parola data, alle mie fonti, di segretezza nei confronti di chi si fida della mia discrezione.

Tuttavia, almeno il “viscido” qualcosina la pubblica, un minimo di verità la racconta, divulga qualche retroscena MAI SMENTITO, per smontare la comica propaganda (malfatta) dei dilettanti allo sbaraglio lagunari (e non). 

Quello che so io lo conoscono anche gli “addetti ai lavori”, anzi, molto spesso, sono proprio loro stessi a regalarmi l’imbeccata giusta per inventarmi quattro righe che “fanno notizia”. Quindi, perchè non incalzano loro stessi l’avversario politico, smontandogli il Castello di Frottole utile per turlupinare i cittadini?

Invece di genuflettersi davanti al “comandante” a colpi di “signor sindaco”, concordare invece di contrastare, proporre con fermezza alternative alle stupidaggini grandi come parcheggi (…), o adattarsi alla corrente, giusto per non crearsi fastidi poco vantaggiosi, mi aspetterei da quelli che si definiscono “guardiani della democrazia e del buongoverno una maggiore dimostrazione di serietà e impegno reale.

Girare col rotolo di carta igienica sempre disponibile, non “eleva” la figura di chi si propone per governare una comunità. Non ieri, non oggi, ne – tanto menodomani…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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