FOGNE DI GRADO: L’INCONTRO “PUBBLICO”.

di Raffaele Lisco.

Riferisco quanto ascoltato ieri, 28 settembre, durante l’incontro “pubblico” svoltosi tra Irisacqua, l’amministrazione e i cittadini.

Preannunciato da tempo, il consueto incontro “pubblico” tra l’azienda appaltatrice (Irisacqua), l’amministrazione di Grado e i cittadini, che si è sempre svolto all’inizio della nuova sessione di cantiere, anche ieri, 28 settembre, si è espletato nella sua forma.

Alla presenza di uno sparuto gruppetto di anziani ümerell (i vecchi pensionati che passano il tempo a controllare i cantieri – ndr), tra i quali il sottoscritto, l’immancabile Patruno, il geom. Toffoletti nella sua veste di stracciamaroni, Valentina Coccia per l’estrema destra e il prof. Ruggiero Marocco capodelegazione (per acclamazione), un paio di responsabili di Irisacqua hanno spiegato cosa succederà nel merito. Totale una sestina di scappati di casa, il che da il senso della nutrita partecipazione dei gradesi, dei politici (eletti e non) e degli imprenditori, per quanto li compete…

Per il Comune, un timido Fabio Fabris (sorretto moralmente dall’arch. Genovese), è venuto a metterci la faccia, alla fine graziato dal sottoscritto poco volonteroso di complicargli la giornata. Inutile “pestar un che caga”, tanto ci ha pensato da solo a lasciare il segno.

Infatti, senza nemmeno aprire bocca, per chiedere spiegazione sui motivi che hanno indotto questa “illuminata” amministrazione nella scelta di allungare un cantiere della durata totale di 15 mesi (…), trascinandolo oltre la soglia dei 36 (…), l’ingenieùr de Beglian, solo per la mia presenza, ha subito infamato un’assente (Luis Fumolo) attribuendo alla sua associazione (Ascom), la colpa di aver imposto al governo di Grado di utilizzare il metodo “a singhiozzo”, raddoppiando i tempi di realizzazione dell’opera.

Per quanto riguarda quello che “dovrebbe” interessare ai miei concittadini, ovvero quanto durerà questo terzo “singulto” operativo, non è arrivata alcuna certezza ufficiale da parte dei tecnici di Irisacqua, attese le numerose variabili che definiscono un cantiere aperto durante la stagione invernale.

Di sicuro si sa che il cronoprogramma prevede la fine dei lavori per il 30 APRILE 2021, ben oltre la data del 4, cioè Pasqua. Si sa che, a dicembre, il cantiere dovrebbe osservare una sospensione, per permettere ai numerosissimi imprenditori gradesi aperti (???) di accogliere le centinaia di migliaia di turisti pronti a invadere l’isola per bearsi del fantasmagorico Dicembre Gradese targato Matteo Polo.

Inoltre, si deve sapere che tutto quanto affermato dalla ditta e dal Comune, va interpretato attraverso i filtri della Smorfia Napoletana. Non a caso, tutti i presenti, nessuno escluso, durante l’esposizione della tempistica, dello stravolgimento viario, del bombardamento stradale e della data di consegna dell’opera finita, hanno mantenuto le mani sulle parti “sensibili”.

Sono stati notati spuntare dalle tasche degli intervenuti, punte di corni propiziatori, interi ferri di cavallo e sono stati offerti portachiavi a forma di zampa di coniglio, tutto nel segno Politecnico del “saper fare” che ha contraddistinto fino a oggi l’amministrazione di Dario Raùgnasindaco di Grado.

Al termine, incassata pure la pioggia purificatrice, non mi è rimasto altro da fare che rifugiarmi nell’alcool insieme all’A.U. di Irisacqua Gianbattista Graziani, col quale ho finalmente parlato seriamente dell’opera in oggetto e mi sono fatto raccontare la vera verità sui rapporti tra la sua azienda e l’amministrazione in carica.

Tutte informazioni che è meglio tenga per me…

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