LA “CICLONAVIGABILE” DI RAÜGNA

di Raffaele Lisco.

Inaugurata la nuovissima “CICLONAVIGABILE” realizzata dai “civici” in carica.

Grazie al solito ottimo lavoro di quelli che ne hanno le palle piene dell’amministrazione di Dario Raùgnasindaco di Grado, possiamo gustarci la visione della nuovissima “CICLONAVIGABILE” che collega la spiaggia a pagamento con la Pineta di Grado e viceversa.

Il “fiore all’occhiello” dei CWC, l’OPERA OMNIA vanto eccelso del Pantani Lagunare (e tutti i suoi fedeli pronti a spellarsi le mani per le maialate con le quali hanno letteralmente distrutto l’isola…), ovvero la nuovissima ciclonavigabile che collega la spiaggia a pagamento con la Pineta di Grado, in realtà altro non è che un gudurioso specchio acqueo  per natanti nostrani.

Bastano quattro gocce di pioggia, per trasformare la Nona Meraviglia del Mondo (secondo Raùgna), in una pista per idrovolanti. L’unica “differenza” è che questo favoloso risultato è costato alla comunità qualche centinaio di migliaia di euro di danaro pubblico.

Per correttezza bisogna ammettere che, in fondo, un miglioramento rispetto a prima c’è: se fino alla calata di Dario “Attila” Raùgna la strada in oggetto poteva essere praticata solamente dai pedoni e dalle biciclette, ora, grazie al “genio” di Fabio (“…non ho stato io…”) Fabris e soci, anche batele, canoe e canotti, possono circolare liberamente per raggiungere la periferia dell’isola, partendo dal centro.

Questa ennesima “perla” (…) va ad aggiungersi al cumulo di insensate Opere Pubbliche per le quali rimarranno nella storia della nostra disgraziata località i CWC nostrani.

Parcheggi scombinati e pericolosi, sterminio del verde, cantieri eterni realizzati a “singhiozzo” e peggioramento generale della viabilità (“ex Politecnico”), sono le medaglie con le quali verranno ricordati i Nuovi Rivoluzionari da stipendio insanguinato.

Purtroppo non è ancora finito il tempo in cui ai gradesi toccherà subire i deliri del Faraone e dei suoi “ingenieri”, manca ancora troppo tempo prima che la “Bruta Banda” venga ricacciata lontano dalle leve del potere e gli venga tolta la possibilità di divorarsi le casse comunali a mezzo sprechi sconsiderati, musei inutili e mancette diffuse agli amici degli amici.

Non ci resta che armarci di olimpica pazienza, mettere in conto qualche altro “miglione” di euro nel Fondo a Perdere e rassegnarci all’obbligo di lasciar giocare (coi nostri soldi), dei personaggetti ai quali l’unica concessione intelligente sarebbe quella di un ricovero coatto dentro qualche clinica convenzionata.

Ancora pochi mesi e potremo dimenticarci (a fatica) di questa pessima legislatura

Coraggio, per fortuna nessuna notte è infinita

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

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