A LIGNANO GLI ALBERI VIVONO…

di Raffaele Lisco.

Chissà perchè a Lignano gli alberi vivono e a Grado no

Girovagando sul web, mi è capitata sottomano questa recentissima immagine di un tratto del lungomare di Lignano e, immediatamente, il pensiero è volato sulla differenza, in tema di verde pubblico, che c’è tra Grado e la località balneare friulana.

Nella mia infinita ignoranza, per anni ho creduto alle dichiarazioni dei “professionisti”, lautamente retribuiti, che hanno imperversato senza contraddittorio alcuno nel nostro Comune isontino. Fior di “dirigenti” pronti a giustificare le amministrazioni benefiche (per loro), nel preciso momento in cui si doveva procedere allo sterminio di interi viali alberati.

Non sono stato il solo a scendere in piazza per difendere la sopravvivenza del verde gradese, nonostante le certificate dichiarazioni pronte a spergiurare sulla “pericolosità” di innocenti alberi cittadini, le roboanti affermazioni di “eletti” determinati a raccontarci di come le piante “marciscano” spontaneamente e, di conseguenza, vadano abbattute senza pietà.

Ancora oggi, a Grado, ovunque si cammini, si pedali o si percorra a motore una qualsiasi strada cittadina non ancora distrutta dal passaggio di Dario “Attila” Raùgnasindaco di Grado, i “rimbalzi” obbligatori sulle radici degli alberi così “ignoranti” da non saper stare al loro posto (…), compromette la sicurezza di una viabilità che nemmeno il “Politecnico” è stata capace di risolvere.

Ma, allora, osservando la fotografia del pezzo di lungomare di Lignano (ma anche nella piazza principale di Cervignano – vedi foto a lato), completamente privo di una seppur minima “gobbetta” conseguente all’invadenza arborea delle stesse piante che (una volta) abbellivano la nostra disgraziata isola, mi domando come abbiano fatto gli amministratori della località turistica nostra consorella, a non soccombere di fronte all’inevitabile supremazia “pinetica”?

Come mai a Lignano le stesse identiche piantumazioni “marittime” non distruggono i plateatici stradali con le loro radici? Perchè i vari sindaci del Comune friulano non si sono adeguati, anche loro come i nostri, alla muscolare esibizione di “seghe” pubbliche, sterminando qualsiasi soggetto appartenente alla flora locale? La pavimentazione raffigurata in testa articolo è un trucco da Photoshop, oppure i pini di Lignano sono di plastica?

La risposta palese, senza nemmeno bisogno di scomodare con una telefonata l’amico Luca Fanottosindaco di Lignano, è che ci sono amministratori capaci di trovare soluzioni di buonsenso, affidarsi a collaboratori competenti e riflettere più a fondo per risolvere, meno drasticamente, problemi per i quali per “altri” infastidice il solo metterci la testa

Molto più comodo affidarsi alla propaganda di regime, comprarsi il “bravo giornalista” di turno pronto a rimbalzare a sei colonne la “necessità” di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, acquistare il titolo di “Comune Fiorito” regalando soggiorni ai giurati (…) e dare un taglio chirurgico unilaterale laddove l’arroganza dell’ignoranza impera liberamente.

Delle due l’una: o sono dei “fenomeni” i tecnici di Lignano, oppure sono degli “assassini” del verde pubblico quelli di Grado.

Ognuno di voi si scelga l’opzione che preferisce.

Io l’ho fatto…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

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