BARCOLANA 2020 : GRADO DOV’E’?

di Raffaele Lisco.

Dal 3 all’11 ottobre, anche quest’anno, si svolge la 52° Barcolana. Grado dov’è?

La Barcolana è un fiore all’occhiello sportivo, economico e promozionale, del quale la Regione FVG può vantarsi in tutto il mondo.

La prestigiosa regata velica capace di attrarre migliaia di natanti di tutte le stazze, dal più “amatoriale” al più professionale, rimbalza l’immagine di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia intera, in ogni luogo nazionale e internazionale.

Quest’anno difficile, caratterizzato dalla pandemia planetaria che ha decimato la gran parte delle manifestazioni conosciute, ha visto comunque l’avvio della prestigiosa regata velica arrivata alla 52° edizione. Lo sforzo immenso prodotto dalla sinergia tra politica, medicina ed economia, è riuscito a superare ogni difficoltà organizzativa, il superamento dei protocolli di sicurezza e il coordinamento della complessa macchina operativa.

Nessuno può contestare l’enorme visibilità che deriva dalla partecipazione all’evento triestino, ne sono la prova la grande richiesta di iscrizioni, la presenza di sponsor di grande rilievo, il contributo dell’amministrazione pubblica e il rimbalzo mediatico che coinvolge le principali testate giornalistiche, radio, televisione e web.

Impossibile non domandarsi, da cittadino di Grado, quale siano i motivi che impediscono al Comune, Consorzio e altre rappresentanze del turismo promozionale isolano, di essere in grado di investire direttamente nell’evento e incassarne i “rimbalzi” mediatici propedeutici alla diffusione dell’immagine della nostra località turistica.

Limitarsi al finanziamento di un triste “chiosco” atto alla distribuzione di qualche pieghevole destinato a finire nel primo cestino utile (…), utilizzando i fondi ricavati dalla Tassa di Soggiorno, solo per pagare gita, pranzo e cena, trasferta e diaria al raccomandato di turno, non rende quel servizio pubblicitario che un’isola come la nostra merita.

Del resto, quando si foraggiano con decine di migliaia di euro, “gommoni” e nuotatori “religiosi”, con i  quali la redemption promozionale è pari a zero, difficile pretendere azioni virtuose capaci di portare a casa un risultato degno di tale nome.

Nella mia immaginazione c’è l’iscrizione alla Barcolana di una barca a vela di prestigio innalzante il gonfalone di Grado (che sicuramente non è difficile trovare, scegliendo tra le marine presenti a Grado), un equipaggio professionista scelto tra le migliori eccellenze locali e non, testimonials di primo piano, una dotazione mediatica all’altezza del progetto e il giusto supporto di tutta una comunità che, senza ombra di dubbio, darebbe il massimo per onorare il nome della propria città.

Insomma, un lavoro fatto come Dio comanda, un progetto diverso dalla “dilettanza” lasciata nelle mani di ragazzini incompetenti (…), interessati “presidenti” portatori di conflitti d’interesse grandi come una petroliera (…) e presunti politici da avanspettacolo, incapaci di pensare in grande.

Grado si merita la visibilità degna di una millenaria località turistica del territorio, il corretto lancio nel mondo della propria immagine e quella dose di stile che ha perso con la presenza di amministrazioni più a loro agio nel “burino”, piuttosto che nel “prestigioso”.

Purtroppo tutto questo rimarrà un sogno, anche per la 52° edizione della Barcolana.

Speriamo che per la 53°, le teste deputate siano meno ridicole di quelle viste fino a oggi…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

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