IL VIRUS DILAGA ANCHE A GRADO.

di Raffaele Lisco.

Il Covid 19 sta avanzando anche sull’isola di Grado. 

Le notizie, che l’amministrazione NON dà alla popolazione locale, sull’incedere dell’epidemia da virus Covid 19 anche sulla nostra isola, non sono per niente rassicuranti.

In soli due giorni ci sono stati ben quattro persone positive in più al tampone epidemiologico, fatto che ha portato, alla data del 19 ottobre, il totale dei contagiati sul territorio comunale a 10 unità.

Evidentemente, i dati confermano che il virus (molto probabilmente introdotto da soggetti già positivi provenienti dall’esterno del Comune) si sta espandendo dentro Grado, alla stessa velocità con la quale sta correndo in tutta la regione e nazione.

Purtroppo, la differenza esistente tra le amministrazioni dei territori colpiti dal problema sanitario, ovvero tra Grado e gli altri comuni, è che qui dovremmo poter contare sulla capacità, esperienza e sangue freddo di Dario Raùgna (il sindaco) e Claudio Gaddi (assessore alla Sanità), come dire che per sconfiggere il virus è più risolutivo tentare la sorte con la roulette russa, piuttosto che sperare nei suddetti.

Basta guardare in che modo ai gradesi è permesso usufruire delle cure pubbliche all’interno dell’isola: per poter fare un prelievo del sangue ci vuole più di un mese, qualsiasi visita presso il proprio medico di base va prenotata con largo anticipo (come se la malattia improvvisa ti “avvisasse” per tempo…) e perfino le ricette ricorrenti vanno pre richieste a mezzo udienza.

Mancano gli elementari presidi sanitari, nemmeno un banchetto all’aperto dove raccogliere il tampone di chi vorrebbe tranquillizzarsi sulla propria salute, latitante il minimo sindacale di presenza istituzionale dell’assessore o del sindaco, esclusi gli show da guitto televisivo di Raùgna e l’assordante assenza del “pistolero” Gaddi, responsabile (retribuito) mai visto ne sentito parlare di sanità alla comunità gradese

Siamo arrivati a dieci positivi, qualcuno conosciuto, altri meno, tutti in quarantena forzosa, blindati a casa per non allargare ancor di più la pandemia sul territorio.

Del resto, il problema autunnale della “seconda ondata” era stato ampiamente annunciato da tutti i virologi, in ogni dove, già a maggio. Perfino da un dilettante come il sottoscritto, che l’aveva “profetizzato” su questo blog.

Sarà un inverno difficile, sia dal punto di vista della salute dei gradesi, sia per quanto riguarda il lato economico ma, soprattutto, per la disinformazione lasciata in appalto a un’amministrazione pronta a mentire, piuttosto che palesare la sua incompetente inefficienza. Sulla Stampa Locale è meglio che non dica niente, le notizie “utili” le pubblicano solo quando le copiano da qui…

Cari Raùgna & Gaddi (per tacere degli altri…), meno “dirette” dove ci si bulla del nulla (e si nasconde la realtà…) e più rispetto per la comunità che ti elemosina lo stipendio.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

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