USARE IL VIRUS PER RINASCERE.

di Raffaele Lisco.

Perchè non usiamo questo difficile periodo di pandemia per fermarci e rinnovare Grado?

Ormai credo che a nessuno passi per la testa che, presto, non passeremo nuovamente un lungo periodo “in clausura”, per cercare di limitare i danni conseguenti alla pandemia da Coronavirus in atto ovunque.

Anche se non vorremmo, per scelta o per imposizione, saremo costretti a chiuderci sempre di più in casa, eliminare la vacanza programmata per fine stagione e dover rinunciare a qualsiasi occasione d’incontro tra più di un ristretto gruppo di persone. Almeno fino a quando non esisterà un vaccino autorizzato dall’OMS.

Per di più, essendo Grado un Comune che basa la sua economia sul turismo, illudersi che i nostri clienti di riferimento germanici non passeranno l’inverno nelle nostre medesime condizioni di reclusi a casa loro, vuole dire negare l’evidenza di una realtà inconfutabile.

Totalmente inutile, quindi, programmare la spesa di danaro pubblico, per organizzare il solito spettacolino Natalizio al quale non partecipano nemmeno i residenti. Gettare i soldi dei contribuenti per manifestazioni alle quali non ci sarebbe nemmeno permesso di presenziare in sicurezza, servirebbe solamente a soddisfare l’Ego del solito bamboccio arrivato all’ultima corsa.

Secondo me, sarebbe molto più utile e intelligente stoppare qualsiasi fregola di “grandeur” (che non ha funzionato nemmeno nei quattro anni “normali”…) e dedicarsi al completamento di tutti i lavori rimasti incompiuti, compreso il ripristino di quelli che hanno decisamente bisogno di un drastico rinnovamento.

Per esempio, invece di sospendere i lavori dell’ultimo lotto delle fognature per il “Dicembre Gradese”, meglio sfruttare anche l’ultimo mese dell’anno per portarsi avanti e, possibilmente, evitare di presentare ai turisti, ruspe, camions e disagi viari, per la Pasqua 2021 che cade il 4 di aprile.

Sarebbe anche ora che l’ultimo anno di amministrazione “civica” riuscisse a terminare la serie infinita di cantieri ancora incompleti (Riva Slataper, Park Martiri della Libertà ecc.), almeno per non lasciarci per sempre (…) con le magagne ancora da finire e uscire dal Municipio sotto un lancio di pomodori col sottofondo delle pernacchie dei gradesi finalmente “liber@ti”.

Ultimo ma non meno importante suggerimento – secondo me – , destinare un po di soldini (nostri – ndr) al rifacimento delle strade principali di Grado, viabilità massacrata dagli interventi “intelligenti” dell’assessore Fabio Fabris. Urge una completa riasfaltatura del porto, della strada che porta alla rotonda di uscita verso la translagunare, tutta la Colmata e una buona parte di Città Giardino.

Lasciare pericolose buche in piena curva, dossi sulle principali strade dell’isola e “rattoppi” conseguenti ai numerosi “apri & chiudi” da cantiere schizofrenico, non porterà molto consenso ai “replicanti” targati Dario Raùgna e compagnia cantante.

Facciamo come una volta, quando Grado entrava in letargo tutto l’inverno e si rifaceva bella per la stagione estiva in arrivo.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

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