GIT GRADO – CERCASI “MAGNAGERS”…

di Raffaele Lisco.

Ennesimo balletto delle poltrone in G.I.T. Cercasi Magnagers…

Cambiano i partiti al comando del turismo regionale ma non cambiano i minuetti indispensabili per “poltronare” gli amici degli amici.

Con largo anticipo sulla scadenza naturale, l’Informazione di Regime ci fa sapere che la proprietà della Grado Impianti Turistici (RegioneFVG – ndr), nella sua qualità di maggior azionista della Società per Azioni (“privata” solo all’apparenza), sta “meditando” di ripristinare il CDA a tre, quindi riesumare le figure del Presidente, Amministratore Delegato e Consigliere.

Per Statuto, questo tipo di gestione che andrebbe a sostituire quella ultima composta da un Amministratore Unico plenipotenziario nominato da PromoTurismoFVG, dovrebbe contenere al suo interno almeno una rappresentanza di sesso opposto.

Sempre attraverso la “velina” de Il Piccolo, l’assessore regionale al Turismo Sergio Bini, ci sussurra che per non infastidire i suoi amici del PD, manterrebbe fino a scadenza l’attuale A.U. Alessandro Lovato, ricicciandolo a Presidente pro tempore.

Come sempre, ammesso che quelle riportate dal Bugiardello siano le VERE dichiarazioni di Bini (…), siamo nel territorio del tutto e del suo contrario. Infatti, se la motivazione per la quale si vorrebbe cambiare l’attuale assetto manageriale della GIT SpA entro l’anno, sarebbe quella di non arrivare alla stagione estiva 2021 con scelte dirigenziali fatte da soggetti “uscenti”, allora il prolungamento dell’incarico a Lovato diventerebbe puro controsenso.

Non solo, considerando che un CDA a tre dovrebbe avere al suo interno due uomini e una donna (oppure due donne e un uomo…) e che il posto di Consigliere spetta alla scelta del Comune di Grado (cioè di Raùgna…), sarei proprio curioso di leggere i nomi dei prescelti da Bini e, soprattutto, come riuscirebbe a tirarli fuori da un centro destra inesistente, almeno a Grado. Il tutto in meno di un mese.

L’assessore Sergio Bini ha già abbondanti gatte da pelare nel Comune di Gorizia, nella vicenda Nuove Terme di Grado e nella struttura interna del suo partitino locale, per non sapere che gli conviene tenersi buoni i “sinistri” (già partiti all’attacco della sua gestione), magari concedendo loro altri tre anni di comando nella GIT, in cambio di qualcosa per lui molto più vantaggioso del potere su di un Comune del quale ha già ampiamente dimostrato di fregarsene abbondantemente.

Gli unici nomi di centro destra politicamente spendibili sul territorio, sono impediti per Legge (Madia – ndr), in quanto Consiglieri Comunali, gli “altri” potenzialmente nominabili, o non sono graditi, o non hanno requisiti decenti da spendere, nel merito.

Non che le “competenze” siano indispensabili, visti gli ultimi quindici anni di gestione della GIT (…), tuttavia, piazzare altre tre capre non migliorerebbe il giudizio generale sull’operato del “pettinato” assessore regionale.

Per quei pochissimi “bravi” che conoscono a fondo la principale azienda di Grado, per i gradesi con in tasca progetti e idee nuove per rilanciare la partecipata regionale, la speranza di poter dare il proprio contributo alla prossima GIT è già morta.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

Related posts

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.