LA COLLABORAZIONE “ARMATA”…

di Raffaele Lisco.

Il richiamo generale alla “collaborazione”, tra sponde opposte della politica, mi fa sorridere…

Il livello di litigiosità fra le diverse compagini che si definiscono (comicamente) di “destra” e di “sinistra”, ha raggiunto vette insuperabili di attrito al calor bianco.

Non passa giorno che Dio manda in terra, senza che venga rappresentato lo scontato teatrino degli eletti, si apra il sipario mediatico sulla commedia tra guitti da avanspettacolo di bassa borgata e lo stridìo petulante di gente che non ha mai lavorato un solo giorno in vita propria, alzi i toni della volgarità “onorevole” in favore di microfono.

Di fronte a queste scene, degne più della frequentazione da Asilo Mariuccia, piuttosto che di una Camera della Repubblica, i poveri cittadini Italiani, hanno capito da un pezzo che è inutile illudersi che l’inaccettabile situazione possa cambiare. Sono rimasti solo gli addetti ai lavori che, per “mestiere”, sono obbligati per convenienza a reggere un gioco che ha stufato la maggior parte del popolo.

Non bastasse la perenne presa per i fondelli di un’esercito di scrocconi deciso a campare a ufo sulla pelle dei cittadini, dal più sconosciuto assessore isolano (…) fino al Presidente della Repubblica, passando attraverso mantenuti di lusso regionali e nazionali, ecco la nuova genialata escogitata dai preoccupati parassiti per allungare il brodo e calmierare il tentativo di rivolta montante del popolo.

Troppo presto per convincere le minoranze a caricarsi la loro parte di responsabilità sociale sulle spalle, il Governo attuale sta disperatamente tentando di coinvolgere tutti nel solito, salvifico e appagante, Inciucione Italico. Un allegro carrozzone dove al grido di “…mangiamo tutti…” inserire chiunque disposto a sciacallare sulle ossa di un popolo che sta per entrare in miseria.

Fa paura la gggggente che, finalmente, inizia a realizzare che se vive una vita di merda è grazie a qualche migliaio di parassiti ai quali interessa unicamente incassare il bonifico, specchiarsi in video come Narcisi del Nuovo Millennio e poggiare l’onorabile sedere esclusivamente su sedute di pelle primo fiore pagate dal popolo bue.

Meglio chiamarsi a raccolta, stringere le centurie della Casta, fare quadrato contro quei burini degli elettori, marmaglia ignorante che non conosce nemmeno la differenza tra una “buvette” e l’osteria della borgata dove vive. Per chi gira con l’auto blu, cammina con la scorta, mangia, beve e dorme a scrocco, indossa solo abiti di sartoria, cravatte tagliate a mano e può disporre della Mignotta Personale di rappresentanza (donna o uomo a piacere…), l’imperativo è scongiurare a qualsiasi costo la fine di tutto questo.

Purtroppo, per loro, la fregatura è che non ne sono capaci, decenni di contrapposizione tra le parti hanno creato delle specie etologiche. L’abitudine a scaricarsi addosso colpe condivise ha partorito mostri per i quali le antiche definizioni di “comunista” o “fascista” non lasciano alcun margine di spazio per qualsiasi dialogo.

Se a questi due fenomeni aggiungiamo gli ultimi arrivati, quei partiti “Movimentisti” venduti sul mercato come “diversi” dalle storiche correnti e arrivati come summa peggiore dei difetti di quelli criticati, prima di assaggiare la dolcezza del miele pubblico, tanto vale arrendersi.

Non ci può essere “collaborazione”, tra chi si sente derubato del potere e chi non lo mollerebbe nemmeno di fronte a un plotone d’esecuzione. In ballo ci sono troppi interessi che differenziano la vita di chi “comanda”, rispetto a chi deve rimanere a guardare senza toccare.

Oggi impera la politica degli “ingordi”, a tutti i livelli e di qualunque colore politico. Sbraita il “democratico” quando deve sottostare al “fascista”, ulula il “sovranista” se il “comunista” è maggioranza a casa sua. Tutti uniti nella volontà comune di riuscire a truffare l’utile idiota che vota e vendersi come “più migliori degli altri”. 

In realtà, (quasi) tutti figli della stessa donna abituata a percorrere interi viali, di notte, in cerca di clienti…

Non fatevi illusioni, il peggio per noi “popolani” deve ancora venire, a meno che non riusciamo anche noi a farci eleggere da qualche parte.

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