di Raffaele Lisco.
Alla fine ha vinto Riccardo Riccardi sul “Numero 71” di Grado, Dario Raùgna…
Qualcuno di voi si ricorderà della storia accaduta in aprile di quest’anno, la notizia di ricoverare un gruppo di anziani presso l’Ospizio Marino di Grado, scelta decisa dall’assessore regionale Riccardo Riccardi, per sgravare la congestione di allettati della RSA “La Primula” di Trieste.
All’epoca, il “71” Dario Raùgna – sindaco di Grado, fece il diavolo a quattro per impedire all’assessore di mettere a repentaglio la sicurezza dei degenti dell’Ospizio Marino e, nonostante inizialmente avesse dato il suo assenso all’operazione (…), una volta compreso che la cittadinanza era contraria, aveva cavalcato l’onda rimangiandosi la parola data a Riccardi.
La “protesta” popolare sul rischio di contagio del virus “importato” da un’altra struttura non garantita (La Primula – ndr), aveva arruolato i soliti “censori” della sinistra (in primis Diego Moretti del PD) che non avevano sprecato un minuto per non perdersi la ghiotta occasione per “fankularsi” un rappresentante della maggioranza regionale “leghista”.
Alla fine, la “ritirata” obbligatoria di Riccardi per non inimicarsi un’intera comunità, aveva permesso al “nostro” 71 di vendersi una “vittoria” politica e indossare la candida giubba del Salvatore Isolano. Niente collaborazione tra RSA e stop ai vecchiacci “untori” di Trieste.
Ebbene, sono passati sei mesi ed ecco configurarsi la “rivincita” dell’assessore Riccardi sul “distratto” Raùgna, quello “sveglio” sindachino che (forse) non si è accorto che il suo “superiore” gerarchico gli ha ripiazzato una ventina di anziani/e dentro l’Ospizio Marino, degenti questa volta provenienti dalla RSA di Cormòns (GO).
I venti vecchietti attualmente sono già in forza alla struttura privata gradese e, nonostante le granitiche rassicurazioni dei medici, hanno portato con se il dubbio sulla loro positività al Covid 19, suscitando diffidenza, perplessità e paura su chi usufruisce dei servizi dell’Ospizio, sia da interno che da esterno.
La domanda è dove sia adesso Dario Raùgna – sindaco di Grado, per quale motivo ad aprile sia salito sul pulpito per denunciare l’avvenuta “occupazione” dell’Ospizio Marino da parte dei “fascioleghistirazzisti” pronti a portare l’epidemia ai nostri vecchi (…) solo per agevolare la città di Trieste e, oggi, stranamente, accetti candidamente di “ospitare” quelli di Cormòns senza battere ciglio…
Devo immaginare che, questa volta, Diego Moretti si sia dimenticato di dare gli ordini al “civico” Raùgna, oppure, la maggioranza del sindaco Roberto Felcaro – sindaco di Cormòns (centro destra – ndr) abbia rapporti migliori con il PD? C’è stato forse uno “scambio” di favori tra forze politiche che ha fatto si che gli anziani del Collio abbiano avuto via libera in direzione Grado?
Quello che rimane con certezza è che, personalmente, ho ricevuto numerose richieste di spiegazioni, da parte di molti gradesi, che hanno paura di andare in Ospizio Marino per il terrore di prendersi il Coronavirus. Sia pazienti “esterni” in riabilitazione, che parenti dei ricoverati.
Nel frattempo, mentre “71” passa il suo tempo (pagato dai gradesi) a “parlarsi addosso” della rava e della fava (“termale”) con i suoi amichetti locali del PD (sic!), dentro e fuori l’Ospizio Marino di Grado regna il panico e l’insicurezza.
Riccardi 1 – Raùgna 0
(…to be continued…)
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