PUOI LAVORARE SOLO SE LO DICE RAÜGNA.

di Raffaele Lisco.

Messaggio del “Komandante 71” alla truppa: “La situazione è critica, RITIRATAAAA…”.

Faccio mio il suggerimento dell’ing. Fabio Fabris, simpatico “umorista” civico: buttiamola in ridere per non piangere.

Sabato scorso 7 novembre c.a., gli ambulanti del Mercato settimanale che vengono a Grado per vendere la loro merce (nello specifico quelli in possesso di licenza merceologica diversa dall’alimentare) ebbero come brutta sorpresa l’aver scoperto di aver fatto un viaggio a vuoto sull’isola.

Infatti, al loro arrivo, gli agenti della locale Polizia Municipale impedivano loro di svolgere l’abituale forma di vendita ambulante per ordine ostativo ricevuto dal sindaco Dario Raùgna. Notevolmente arrabbiati, alla fine, non potevano far altro che richiudere i furgoni e abbandonare la piazza isolana.

L’intera cittadinanza gradese, appena venuta a conoscenza dell’eroico atto del suo sindaco, sottolineava con entusiasmo la fortuna di essere amministrata da un uomo sincero, disinteressato e attento alla salvaguardia della “sua” città.

La motivazione scritta della “cacciata” degli ambulanti, da parte del sindaco, era :

“…In tarda serata ho avuto uno scambio di messaggi con il Prefetto, in cui mi veniva comunicato che la Prefettura rivedeva la sua posizione e concedeva a tutti commercianti di svolgere la propria attività. Purtuttavia, anche alla luce di queste novità – che comunque non ci sono state formalizzate – ho ritenuto di NON modificare l’ordinanza…” – e ancora – “…Io voglio tutelare la salute dei miei cittadini e dei nostri ospiti, evitando rischi inutili e l’insorgere di condizioni che potrebbero compromettere la tenuta sanitaria sull’isola mettendo ulteriormente e per più lungo tempo in difficoltà la vita delle persone più fragili e le attività economiche del nostro territorio. Se le responsabilità non se le vogliono prendere gli altri me le prendo io!...

Chiaro e forte il concreto esempio di come un sindaco senza macchia ne paura (…) prenda una posizione netta a difesa della salvaguardia della salute pubblica dei suoi cittadini. Anche se, dopo aver letto la sparata di “71”, le stesse mani plaudenti si sono velocemente spostate in zona inguinale per i necessari scongiuri scaramantici…

E, invece, nemmeno sei giorni dopo, il 13 novembre c.a., ecco che lo stesso ci ammazza l’orgoglio isolano con una delle sue prevedibili, ricorrenti e scontate “retromarce”.

Oggi, sabato 14 novembre c.a., i mercanti ambulanti presenti nello spazio settimanale dedicato alla vendita delle loro merci, potranno esercitare i loro mestieri senza alcuna limitazione. Sia i già autorizzati commercianti di prodotti alimentari, piante e fiori, sia tutti gli altri, esattamente quella categoria che, per Raùgna, insieme ai loro prodotti avrebbero dispensato abbondanti dosi di Coronavirus (a prezzi di Mercato…).

Insomma, la dimostrazione più netta di come sputtanare quella che voleva essere una prima decisione “eroica”, svelandone la vera natura conseguente all’incapacità decisionale e il terrore di beccarsi le sacrosante denunce dei commercianti. Se fossi al posto degli ambulanti, costretti al ritorno forzato dalla piazza gradese, chiederei al Comune i danni per il mancato guadagno della giornata persa, più il rimborso delle spese sostenute per niente

Non so voi ma io non mi sorprendo nemmeno più di fronte a queste esilaranti manifestazioni di disturbo bipolare, la conclamata dimostrazione di schizofrenia acuta che affligge un ometto capace di cambiare idea (totalmente) nello spazio di pochi giorni e battezzare come “untori” le stesse persone che, una settimana dopo, si trasformano in “autorizzati”.

Credevo di essere io quello “messo male” ma, in confronto a Dario Raùgna, posso consolarmi…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

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