A FINE MESE SI TORNA IN GIALLO…

di Raffaele Lisco.

Tra una settimana, circa, il FVG tornerà a essere zona gialla.

Dai, raga, teniamo duro che la tazzina di espresso del nostro bar preferito, è quasi alle porte.

Con buona probabilità, verso fine novembre, i numeri dei 21 indicatori sanitari che determinano l’appartenenza a una zona “punitiva” (rossa e arancione) o “liberale” (gialla), per quanto relativo alla nostra regione, dovrebbero riportarci dentro l’iniziale zona gialla.

Un po per la reazione politica del nostro governo locale, che ha mal digerito l’imposizione forzata del Ministro della Salute, Roberto Speranza, di inserire il FVG tra le regioni a rischio medio, un po per l’effettiva realtà locale che non fa del nostro territorio un sito in pericolo quanto quelli definiti zona rossa, tra non molto i dati dovrebbero migliorare fattualmente.

Piaccia o non piaccia, nessuno si vuole prendere la responsabilità di sterminare economicamente le attività produttive nazionali ne, tanto meno, quelle regionali e comunali. La conseguenza evidente di questa situazione è che se i negozi commerciali possono rimanere aperti, anche gli altri esercizi devono poter lavorare per non finire falliti.

E’ stato dimostrato che gli “assembramenti” all’interno di un ristorante, osteria o bar, sono stati eliminati dall’adozione generale dei provvedimenti obbligatori emessi dallo Stato, quindi, difficilmente ci si può contagiare mangiando frico o bevendo ribolla gialla.

Altrettanto vero è che, per molti “taliani”, capire che il rispetto delle distanze reciproche, il corretto uso dei dispositivi di protezione (mascherina, disinfettante) e una massiccia dose di buonsenso nel non andare a cercarsi i guai (…), è quasi una pratica impossibile, per le fulgide teste di minchia che circolano liberamente ovunque.

Comunque, in alto i cuori, vedrete che tra pochi giorni ci ritroveremo nuovamente seduti al tavolino della nostra caffeteria preferita, ci scambieremo opinioni, saluti e commenti dal vivo e potremo prenotare la nostra cena, osservando le dovute precauzioni.

“…Ci vediamo al Roxy bar…” (Cit.)

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