NUOVE TERME, ADDIO…

di Raffaele Lisco.

I gradesi possono dire addio alle Nuove Terme di Grado.

Ieri pomeriggio, 19 novembre c.a., è stata messa, dall’attuale amministrazione, la pietra tombale sulle Nuove Terme di Grado.

Nel Consiglio Comunale discusso con l’utilizzo di una videoconferenza zeppa di interruzioni, confusione e interventi biascicati conseguenti a collegamenti degni del Terzo Mondo, il punto principale durato oltre quattro ore, è stato quello relativo alla realizzazione delle Nuove Terme.

Sorvolando sulla speciosa e molto poco convincente giustificazione, sul prezzo assurdo di un pontile da destinare agli amici degli amici (…), il gruppetto di personaggetti che governa l’isola, ormai autodefinitosi “I Guardiani della Comunità”, ha imposto a tutti la propria volontà “comunista” di beneficiare il “pubblico” a svantaggio del “privato”.

Motivando la propria decisione con un granitico e lapidario rifiuto a dialogare con un assessore regionale che vorrebbe “mangiarsi i beni dei gradesi” (Sergio Bini – ndr), i fiancheggiatori del PD hanno deciso (anche per noi) che la costruzione delle Nuove Terme si può iniziare solo alle loro condizioni, cioè quelle della sinistra…

Purtroppo, nel delirio ascoltato sia dai relatori di maggioranza che da quelli d’opposizione e incassato i silenzi dei Consiglieri Inutili dell’una e dell’altra parte (…), i vari Raùgna, Polo (Matteo), Facchinetti e Fabris, più l’aggiunta di una nuova “pasionaria” (Annamaria Gordini), non si sono resi conto che nel perorare la loro causa “per il bene del paese”, hanno deciso unilateralmente di privare i gradesi di ciò che aspettano da una vita.

Il solito giochetto di Raùgna: nascondere l’asso per vincere la mano, spostare il problema gridando allo scandalo, raccontare la solita bugia ingigantendo il “cavillo” estratto ad arte. Tutto fumo da buttare negli occhi dell’opinione pubblica per impedire agli avversari di portare a conclusione quello che lui e i suoi amichetti non sono riusciti a fare in cinque anni di amministrazione.

Ore, giorni, settimane, mesi e anni, a parlarsi addosso della rava e della fava, hanno prodotto un unico e reale risultato per Grado:

Nuove Terme, addio.

Ricordatevelo, tra sei mesi

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