NIENTE BONUS EDILIZIO PER VALLE GOPPION.

di Raffaele Lisco.

Impedito il ricorso alle Agevolazioni Edilizie per i gradesi di Valle Goppion (Cavarera).

La pulce nell’orecchio me l’aveva messa una delle mie Spie che opera nel campo dell’edilizia.

Mi era stato suggerito di andare a controllare quale fosse la classificazione di Zona Urbanistica del popoloso quartiere di Valle Goppion (Cavarera), per verificare il possesso del diritto a usufruire delle agevolazioni previste dal Decreto Ministeriale 6 agosto 2020 (Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione degli edifici – cd. Ecobonus).

Non ci è voluto un grande sforzo investigativo per arrivare alla triste conclusione che i numerosi gradesi residenti in Valle Goppion NON HANNO I REQUISITI per richiedere l’agevolazione suddetta, al fine di poter ristrutturare la propria abitazione allineando l’immobile alle nuove direttive ecosostenibili.

Infatti, la norma prevede la concessione del contributo pubblico, solo a chi residente in Zona Urbanistica di tipo “A” o “B”.

Purtroppo, il quartiere di Grado denominato Valle Goppion, è valorizzato nel P.R.P.C (Piano Regolatore – ndr) in Zona Urbanistica di tipo “C”. Nello specifico, la nota informa che, per ottenere la detrazione fiscale del 110% (o aliquote minori) prevista per l’adeguamento energetico, è sufficiente “che gli edifici si trovino in aree che, indipendentemente dalla loro denominazione, siano riconducibili o comunque equipollenti a quelle A o B descritte dal Dm 1444/68”.

Un brutto scivolone per la vanagloria dell’amministrazione in carica, proprio quella che si è vantata, fino a oggi, di salvaguardare il territorio deliberando mille mila varianti edilizie, soffocando lo sviluppo del territorio e bloccando qualsiasi iniziativa privata non gradita all’ideologia statalista tanto cara a Dario Raùgna, Fabio Fabris e compagnia cantante.

Troppo impegnati nel tentativo di ammazzare l’edilizia locale, oppure  minacciare i cittadini di appioppargli salati verbali (vedi post a lato), gli “svegli” amministratori di cui sopra, si sono “scordati” di aver lasciato un intero quartiere (prevalentemente abitato da famiglie gradesi), escluso dalla possibilità di poter usufruire delle agevolazioni emesse dallo Stato per adeguare le abitazioni degli Italiani al nuovo corso “green”.

Credo che ai “civici” toccherà mettere mano, in fretta, all’ennesima Variante al PRPC per adeguare la Valle Goppion di Grado dall’attuale Zona Urbanistica “C” a quella prevista dalle norme per ottenere i contributi pubblici (Zona B) e, magari, come segno di gratitudine per averglielo suggerito, chiamarla “Variante Lisco”…

Oppure, andare a spiegare ai gradesi residenti in Valle Goppion, perchè hanno tolto loro un diritto del quale possono godere tutti gli altri loro concittadini di Grado

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

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