CONSIGLIO COMUNALE: LA RAGIONE DEI BUGIARDI.

di Raffaele Lisco.

Ancora una volta abbiamo assistito alla Sagra delle Balle.

Ci vuole una spessa dose di cotenna protettiva, in zona inguinale, per riuscire a reggere le “stoltità” che escono dalla bocca di persone che, se giustificate perchè si fanno ancora la pipì a letto (…), diventano indifendibili quando hanno passato i cinquanta.

La sfilata degli eletti, assise rabberciata dentro uno streaming tecnologicamente all’altezza di quelli che volevano “Grado Smart City” (sic!), tra un singulto e l’altro, un “nero” di sfondo e gli appelli disperati di Raùgna sulla conferma di un cenno di vita, tipo “…consigliere, c’è?…”, non è stato altro che la riproposizione della solita melassa dove chi governa ha sempre ragione (…) e chi non conta niente, praticamente, mai.

Due palle formato pallone aerostatico, un senso di bruciore inguinale tipo arrossamento d’interno coscia, la cantilena turnistica del “bravo funzionario”, i capricci del “bimbominkia”, gli interventi della stampella (a sua insaputa…), lo “spiegone” del canuto capogruppo ruffiano e i soliti equilibrismi del disabile con le ruote dentro qualsiasi traccia, basta che torni utile. A lui.

L’ennesima dimostrazione di come la Menzogna regni sovrana, la gara a chi la spara più grossa la faccia da padrona e l’assise pubblica si trasformi in un’arena dove prendersi del bugiardo è il fine ultimo degli eletti. Quelli che “…io non sono la stampella di Raùgna…” , assieme agli stessi che si fanno smentire in diretta streaming. Pensare che i gradesi possano credere a cotanta espressione di coerenza è tipicamente “civico”

Non ci abbiamo capito niente, nella diatriba di chi spergiura che “…le Terme potrebbero iniziare a costruirle anche domani…”, convinti “civici” che “hanno le carte in regola” ma preferiscono fare come cazzo gli pare, dentro il controsenso di chi afferma di voler aiutare il popolo di pescatori ignoranti a non farsi derubare da chi ci regalerebbe decine di milioni per l’opera pubblica insanguinata…

Eppure, nella nostra ignoranza di pescaùri de palù (…) consapevoli di non poter vantare gli Alti Profili esibiti quotidianamente da un Raùgna, ben due Polo, la Cicogna ex furlana, il Cicisbeo Facchinetti e il collega del più famoso ing. Cane, Fabio Fabris, siamo riusciti a incorporare che tutti vogliono le Terme (per ieri) ma nessuno lavora per questo risultato. Anzi…

Curioso, veramente strano che quelli “stupidi” siano i cittadini, esattamente i datori di lavoro degli “statisti” sempre pronti a rinfacciarci la nostra bassa qualità.

Bisogna che me ne ricordi, la prossima volta che qualcuno di loro verrà a chiedermi di votarlo, perchè “…sono troppo intelligente per non capire chi va scelto…”.

Per il Bene del Paese, ovviamente.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

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