di Raffaele Lisco.
Non si placano i tentativi di giustificazione dell’amministrazione Raùgna sulle Nuove Terme di Grado.
Siccome i video “a discolpa” del sindaco Dario Raùgna, evidentemente, non stanno raggiungendo lo scopo di convincere i gradesi sulla bontà delle loro scelte ostative sullo sblocco dei lavori per la realizzazione delle Nuove Terme di Grado, ecco “scendere in campo” un altro elemento “esperto” del problema.
E’ la volta del capogruppo di Liber@, Fiorenzo Facchinetti, di ribadire quanto già esternato dai “civici” in Consiglio Comunale, sulla stampa locale e in ogni dove, evidente dimostrazione di difficoltà a raccogliere un consenso, nel merito, che non hanno. In compenso, attendiamo ancora i nomi e cognomi dei presunti beneficiari millantati da Facchinetti, “amici selezionati” dalla regione (…) per gestire il complesso insanguinato…
Sorvolando sui “tecnicismi” che dovrebbero dimostrare le ragioni del comune o della regione, discussione che non compete a noi “semplici mortali”, in qualità di presidente del Comitato Popolare Nuove Terme di Grado, la domanda che pongo ai miei concittadini è la seguente: siete favorevoli che il comune insista nella contrapposizione contro PromoTurismo, bloccando di fatto qualsiasi soluzione condivisa dalle parti?
Ascoltando gli oltre otto minuti di esposizione “equidistante” pubblicati su Facebook da Fiorenzo Facchinetti, non si nota alcuna volontà di aprire un dialogo con la controparte, in particolar modo nel passaggio dove il Consigliere afferma lapidariamente che “…se la regione è disposta ad accettare la nostra proposta, noi siamo pronti a sederci al tavolo per discutere…”. Anche un civico (…) capisce facilmente che, per il canuto Consigliere, “…o così, o pomì…”.
Non proprio il modo migliore per (ri)aprire una trattativa, al contrario, proprio quello che non si dovrebbe fare per tentare di ricomporre una situazione ormai brutalmente buttata in rissa con il principale attore preposto a decidere se finanziare l’opera o spostare i milioni di euro concessi ad altra destinazione…
Quello che non riusciamo a comprendere è dove, come e quando Raùgna, Facchinetti e Co. abbiano ottenuto l’autorizzazione dei gradesi a decidere quale sia il bene o il male per la comunità gradese. Da ignorante, non mi convince il fatto che aver vinto le elezioni (illo tempore), autorizzi hic et nunc i governanti a ergersi unici depositari del famigerato “bene del Paese”.
Oltretutto, a fronte delle dichiarazioni contrarie dei cittadini, delle associazioni, dei consorzi turistici, degli imprenditori e del comitato, tutti concordi nel biasimare il comportamento “democratico” dell’amministrazione in carica, in merito alla questione in oggetto, a maggior ragione sarebbe auspicabile che i cocciuti civici (targati PD…), scendessero di qualche gradino dal pulpito e smettessero di pontificare a senso unico.
Ammesso e non concesso che Raùgna & C. avessero pure tutte le ragioni del mondo, sono stati eletti da una minoranza di gradesi, quindi hanno l’obbligo di rappresentare (anche) quella maggioranza che non ha votato per loro e non condivide le dittatoriali scelte dei suddetti.
Consapevoli di essere solo “FECCIA” per il sindaco e i suoi accoliti, non possiamo restare inermi e subire in silenzio. Reagire è un diritto che perfino i cittadini di serie B (…) hanno facoltà di esercitare…
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