di Raffaele Lisco.
Dopo l’infuocata assemblea dei soci della GIT S.p.A., GradoSpia ha intervistato in ESCLUSIVA Adriano Bernardis.
Ha suscitato grande scalpore quanto riportato sul quotidiano Il Piccolo, circa l’abbandono dei lavori del sindaco Dario Raùgna, durante l’assemblea dei soci della GIT S.p.A. svoltasi in data 9 dicembre scorso.
Per saperne di più, GradoSpia ha contattato Adriano Bernardis, presente all’incontro in qualità di socio rappresentante delle quote ITUR, il quale, con gentile disponibilità, ha accettato di rilasciarci un’intervista in ESCLUSIVA.
GRADOSPIA : Signor Bernardis, abbiamo letto sulla stampa locale della sfuriata del sindaco di Grado Dario Raùgna, durante l’assemblea dei soci della GIT S.p.A., potrebbe raccontare ai nostri lettori come si sono svolti i fatti?
ADRIANO BERNARDIS : “Guardi, io sono arrivato con qualche minuto di ritardo, ad assemblea già iniziata e sono stato accolto dalle grida del sindaco Dario Raùgna che protestava contro l’amministratore delegato Alessandro Lovato, colpevole di non aver inserito nell’ODG le specifiche della regione legate al problema che, secondo Raùgna, bloccano l’avvio dei lavori per le Nuove Terme di Grado.”
GS : Ci scusi ma non abbiamo capito cosa c’entrino le Nuove Terme con i punti in discussione già previsti. Può essere più preciso?
AB : “Il sindaco si è alterato oltre misura, perchè secondo lui, si sarebbe dovuto parlare della porzione di spiaggia legata alla concessione delle Nuove Terme, per intenderci circa 600 metri di arenile da destinare in esclusiva a beneficio del futuro nuovo impianto termale. Nonostante i funzionari regionali, il direttore di PromoturismoFVG, Luciano Gomiero e lo stesso Alessandro Lovato, avessero spiegato al sindaco che questa posta era già stata eliminata dalla bozza contestata da Raùgna, lo stesso non ha voluto sentire ragioni.”
GS : E di conseguenza, Raùgna ha abbandonato l’assemblea per protesta.
AB : “Esatto, ci ha lasciati sul posto, abbastanza sbigottiti per un comportamento infantile, poco consono a un sindaco uscito sbattendo la porta senza nemmeno salutare i presenti. Scarsa educazione e poco senso del dovere della rappresentanza della comunità gradese. Oltretutto, abbandonando l’assemblea, non ha partecipato al voto per la nomina del nuovo Revisore dei Conti.”
GS : Però Raùgna, con grande soddisfazione, ha annunciato che lei ha dichiarato che cederete le quote dell’ITUR, uscendo di fatto dalla proprietà della GIT S.p.A. che così potrà diventare tutta pubblica. Sono corrette queste affermazioni?
AB : “Non esattamente. E’ vero che abbiamo dichiarato la possibilità di una cessione del nostro 0,62% di azioni della partecipata, tuttavia, non esiste nessuna data di vendita ne, tantomeno, chi possano essere gli acquirenti del nostro pacchetto. Il sindaco ha voluto capire quello che voleva lui e non è detto che non possano essere altri privati i nuovi attori interessati ad entrare nell’azionariato della GIT S.p.A.“
Queste le parole di un autorevole testimone, presente all’assemblea dei soci della GIT S.p.A.
Un tanto, per informare i gradesi (e non) di quanto sia avvenuto VERAMENTE durante l’incontro in oggetto.
®RIPRODUZIONE RISERVATA.