SEMINI VENTO? RACCOGLIERAI TEMPESTA…

di Raffaele Lisco.

Il braccio di ferro tra Comune di Grado e Git SpA continua, anche sul tema del rinnovo concessionario.

Quando la tua politica si basa sulla creazione della contrapposizione con chiunque non sia d’accordo con te (…), amministri a colpi di editti e pretendi di comandare su tutto e tutti, puoi anche farla franca all’inizio ma, nel lungo periodo, le porte si chiudono e la tua “autorevolezza” si scioglie come neve al sole.

Esattamente quanto sta accadendo a Grado, dove il “civico” sindaco Dario Raùgna, ha esaurito il bonus credibilità e sta mostrando il vero volto che ha spacciato con la menzogna per “democratico” per un’intera legislatura. Tutti, con l’esclusione dei non residenti (che poco conoscono della realtà gradese) e il gruppetto di “beneficati” acquistati a colpi di “contributi” rubacchiati dalle tasche dei gradesi, hanno finalmente capito con chi hanno avuto a che fare.

In particolar modo l’amministratore unico di GIT S.p.A., ovvero la principale azienda isolana in ambito turistico, il quale dopo anni di complicità “disinteressata” col sindaco Raùgna, si è svegliato e ha iniziato la sua personale guerra contro il rinnegato ex compagnuccio.

Oggi, dopo la minacciata querela per diffamazione, conseguenza dello “scazzo” derivato dallo sturbo Raùgnico in occasione dell’ultima assemblea societaria della GIT, il dirigente continua nella sua vendetta personale, rigettando la formula comunale per il rinnovo delle concessioni balneari in scadenza il 31 dicembre di quest’anno.

Un’altra tegola pronta a cadere sulla testa del convinto Benefattore del Paese, rivoluzionario cartonato che ancora non ha capito che coi suoi atteggiamenti irrispettosi, dittatoriali e schizofrenici, è riuscito a mettersi contro il Mondo Unito, perfino quelli che, inizialmente, lo avevano battezzato come “Grande Statista”

Impossibile contestare l’evidenza che l’amministrazione di Dario Raùgna sia diventata un pesante macigno destinato a ostacolare lo sviluppo e il progresso di Grado, attesa la dichiarata volontà di quelli che decidono sulla politica regionale e nazionale, di penalizzare la nostra località turistica finchè al governo ci saranno i CWC targati Raùgna.

Seminando vento ovunque, il Grande Statista (sic!) ha ottenuto il brillante risultato di aver alimentato una tempesta che lo sta travolgendo, esattamente il contrario di quello che un politico intelligente avrebbe dimostrato, per prolungare la sua esistenza istituzionale. Invece, al contrario, il Marchese del Grillo nostrano (lui è lui e gli altri non sono un cazzo…) alimenta la polemica, gettando decalitri di benzina sul fuoco.

Difficile riuscire a recuperare la posizione, soprattutto a pochi mesi dalle elezioni comunali, troppo tardi per dimostrare agli elettori di meritarsi una seconda opportunità, dopo aver sciupato il consenso iniziale a colpi di censure, infamate, insulti, regolamenti ostativi e varianti stataliste, senza mettere sul piatto della bilancia quei miglioramenti spergiurati e mai realizzati, modello “Politecnico”.

Chi semina vento, raccoglie tempesta e il karma è pronto a ricordartelo.

Sempre.

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