di Raffaele Lisco.
I gradesi, quest’anno, non si sono meritati gli auguri di Buon 2021 dal sindaco Dario Raùgna.
Onestamente non ci avevo nemmeno fatto caso, evidente la vastità del cazzo che me ne frega di quello che fa (o non fa) il sindachino di Grado, Dario Raùgna.
Tuttavia, essendo di fatto l’unico catalizzatore di tutte le proteste, segnalazioni e delazioni isolane, anche in questo caso mi vedo obbligato a segnalare quanto mi è stato fatto notare da molti cittadini/e.
In tanti mi hanno chiesto, se avessi notato dove e quando il sindaco di Grado avesse pubblicato gli auguri di Buon Anno propri e della sua amministrazione. Domanda conseguente al fatto che definisce Dario Raùgna sempre molto attivo sui Socials con i suoi video propagandistici, quindi, atteso dai gradesi nella sua funzione istituzionale anche nell’occasione in oggetto.
Invece, sempre che non mi sia sfuggito per colpa della mia incapacità nel gestire il mondo del web (…), nemmeno io ho trovato traccia di uno straccio di prova attraverso la quale ricevere gli auguri di fine anno e buon inizio 2021 del sindaco Raùgna, ai cittadini di Grado.
Secondo me, arrivato alla fine del bengodi e consapevole che la festa sta per finire, il nostro Bellodezzzia, inizia a sentire quel profondo disgusto che assale quelli convinti di essere “incompresi” e immeritati, dal popolino incapace di santificarne le virtù.
Niente auguri di Buon Anno a quei lestofanti dei gradesi, che vadano a farsi fottere in compagnia della “feccia” che hanno dimostrato di prediligere, invece di “elevare” al Sacro Soglio il gruppo rappresentato da San Frottola e i suoi discepoli beati.
Poraccio, quasi cinque anni a dannarsi per cercare di “convertirci” alla Giusta Causa (la sua), un’intera legislatura con l’obbiettivo di educare i Popolo dei Corcài a virare verso sinistra, accogliere la qualunque e ingrassare i suoi amici, gli unici degni di ascolto e contributo pubblico, in cambio del nulla.
Non ce li siamo meritati gli auguri di Raùgna, non siamo all’altezza di Sua “bugiardità”, abbiamo applaudito poco e male i suoi editti, non abbiamo adorato con la dovuta intensità il Suo statismo e siamo andati oltre con le critiche e la mancanza di deferente rispetto verso l’unico semidio sceso sull’isola per la nostra salvezza…
In fondo, sono d’accordo con lui, nemmeno io scenderei al livello di una comunità che non conosce nemmeno il significato del termine, figurarsi praticarne l’uso.
Pazienza, aspetteremo gli auguri di buon 2022 dal prossimo sindaco, che difficilmente riuscirà a essere più maleducato e superbo di questo…
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