di Raffaele Lisco.
C’è qualcosa che non mi torna nella faccenda vaccini RSA di Grado ma, forse, sono stupido io…
Dopo varie fasi di stitichezza informativa (…) che hanno prodotto le dimissioni del referente Comitato Parenti di Casa Serena, Massimo Pacor, il sindaco Dario Raùgna spiega ai “sudditi” isolani che stanno provvedendo a istruire gli ignavi, a mezzo “incontro informativo”.
Ancora sbigottito dalle considerazioni politiche “planetarie” di un Dario Raùgna esperto commentatore politico della situazione americana (paese che non ha mai visto…), utile esercizio del noto statista lagunare (…) per darsi un tono internazionale (comunque sempre supino all’ideologia di sinistra), osservo che la situazione interna relativa alla somministrazione del vaccino anti virus ai nostri anziani, è sempre più confusa.
Probabilmente, sono io che non sono all’altezza delle “intelligenze” che governano la municipalità e nemmeno posso vantare le alte competenze degli addetti cooperativi che lavorano nella RSA gradese, tuttavia, non riesco a togliermi il dubbio che le procedure non seguano le legittimità dovute.
Se il documento col quale i vaccinandi (autosufficienti o no), devono esprimersi in forma scritta e PER LEGGE, allo scopo di poter confermare di aver compreso perfettamente quanto stanno sottoscrivendo, atto per il quale sono previste le firme di DUE soggetti delegati dalla Sanità Ufficiale, come testimoni della sottoscrizione del firmatario, allora appare evidente l’obbligo di consenso “in presenza” dell’intestatario o di chi ne fa le veci.
E’ già stato dichiarato, anche dal sindaco, la richiesta della Regione di avere disponibile l’elenco dei vaccinandi di ogni struttura entro il 10 gennaio, quindi, oltre tale data, in teoria, la consegna dei nominativi corredati dal documento a sostegno (Consenso Informato), sarebbe da considerarsi fuori termine.
Attesa la comunicazione del sindaco che nel suo “solito” post su Facebook (7 gennaio c.a.) informa che, nella giornata del 12 gennaio, i parenti dei degenti di Casa Serena avranno la possibilità di recarsi (due alla volta) a porre domande sul vaccino ai medici delegati all’informazione, si capisce facilmente che, a tale data, il suddetto elenco non sarà disponibile ne, tanto meno, depositato ai richiedenti.
Del resto, confermata l’assenza di prenotazione degli accessi, appare evidente che la presenza di un centinaio di parenti lasciati attendere in strada al freddo il proprio turno (…), difficilmente potrà risolvere il problema della firma consensuale in oggetto. Osservare la differenza di “manico” con Monfalcone (leggi QUI) per esempio, amareggia ancora di più chi osserva gli sviluppi nel merito…
Troppo impegnati a commentare Trump, i nostri politici da isoletta, trascurano di fare il loro mestiere e difficilmente scopriremo che gli anziani di Casa Serena potranno essere vaccinati entro la fine di gennaio, come dichiarato dalla struttura sanitaria regionale.
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