CAGASOTTO, BUGIARDI & PAROLAI.

di Raffaele Lisco.

“Extraterrestri” è l’unico termine che mi viene in mente, pensando ai miei concittadini…

Più passa il tempo e meno resto convinto che esistano possibilità concrete, di riuscire a migliorare la qualità della vita degli abitanti “alieni” di quest’isola così “caratteristica”.

Ho perso il conto della quantità di tentativi personali, tendenti a offrire la mia disponibilità all’impegno sociale, politico e professionale, sia sul territorio locale, sia “oltre il ponte”, a disposizione di progetti “foresti”.

Anche se la riconoscenza non ha mai fatto il paio con il mantenimento della parola data “prima di vincere” (…), la consapevolezza dell’aver portato a termine con successo il lavoro, comunque, ha (quasi sempre) compensato l’amarezza per aver concesso fiducia a personaggetti immeritevoli di un tanto. Quando non sono riuscito a“somatizzare”, ho lasciato sul campo di battaglia un fegato e le coronarie

Quello che è rimasto sul fondo del contenitore, ancora oggi, è la riflessione di essere parte di una Società caratterizzata dal basso livello dei suoi componenti. Non esistono più “galantuomini” (o donne), persone capaci di vergognarsi per aver disonorato la propria garanzia, compagni di viaggio in grado di portare a termine il proprio lavoro.

Il Mondo che mi circonda, è segnato solamente da Cagasotto ostaggio della paura nei confronti di chiunque in possesso del più piccolo “potere”, soggetti pronti a dichiararsi “leoni”, salvo genuflettersi non appena in presenza del “podestà” di turno, al quale offrire la testa dell’amico in cambio della benevolenza filogovernativa.

I Bugiardi sono ormai maggioranza certificata, soprattutto tra le file di quelli che devono mantenere un privilegio pagato dagli altri. Tuttavia, non solo i “politici” fanno parte di questa categoria, anche una cospicua fetta del “prossimo” utilizza la menzogna per schivare problemi, bullarsi a vanvera o giustificare mancanze altrimenti difficili da spiegare.

Eppure, quelli che maggiormente detesto sono i Parolai, categoria dalla quale sono letteralmente circondato, persone sempre occupate a raccontarti di quanti conoscono tra le file di “quelli che contano”, descrivere i pranzi, le cene e gl’incontri “riservati” tra membri della “buona società”, presidenti, banchieri e mafiosi assortiti, purchè rappresentanti della “crema” locale, nazionale, planetaria.

Il fatto triste è che non appena messi alla prova dei fatti, tutte e tre le categorie di “fenomeni” composta da Cagasotto, Bugiardi e Parolai, si squaglia come neve al sole, costretta a farfugliare improbabili giustificazioni per tentare, inutilmente, di attutire la palese figura di merda riservata a quelli che basano la loro esistenza sulla mistificazione estrema.

Difficile conservare “amicizie” con personaggi di cotanta levatura, infatti, non a caso vivo solo, felice del mio “eremitismo asociale”, ben distante dal serraglio dove pascolano quelli che sono obbligati a pagare pegno per sopravvivere.

Cagasotto, Bugiardi & Parolai.

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