DATI COVID DI GRADO: A CHI CREDIAMO?

di Raffaele Lisco.

Sui numeri dei positivi da virus Covid, i gradesi non sanno più a chi credere.

Un’informazione semplice, il dato numerico delle persone risultate positive al controllo sanitario post tampone, sull’isola di Grado si trasforma in discussione tra quanto diffonde l’istituzione locale e quella regionale.

La Protezione Civile settimanalmente, al lunedì, pubblica i dati numerici dei contagiati in regione, mappa rilevata comune per comune, informazione completa di “ammalati”, guariti, deceduti e percentuale di diffusione del virus sul totale della popolazione.

In teoria, ci si dovrebbe fidare di quanto divulgato ufficialmente dalla Protezione Civile Regionale, Ente Pubblico sotto il controllo dell’assessore alla sanità Riccardo Riccardi. Contestare l’informazione tecnica della suddetta associazione, significherebbe non concedere la dovuta credibilità al lavoro dei responsabili e volontari che fanno parte del meritorio gruppo.

Eppure, siccome a Grado siamo “diversi”, talmente superiori agli altri da sfornare ciclicamente fenomeni superiori alla media (…), per noi nemmeno l’ufficialità espressa dalla Protezione Civile ha valore, informazione superata dalla nostra conta particolare, quella del sindaco Dario Raùgna.

Ogni lunedì, momento in cui escono i dati regionali, il nostro ex pelapatate promosso “professore in virologia”, non manca di redarguire lo stesso Ente del quale dovrebbe essere rappresentante locale (sic!), correggendone i numeri e pubblicando la sua speciale classifica dei contagiati sul territorio isolano.

Per esempio, ieri 11 gennaio, la regione dichiara 89 positivi presenti sull’isola di Grado ma per il professor Raùgna, i reali contagiati sarebbero 81. Secondo lui, “doppioni”, residenti fasulli, guariti e altre banalità compensative, sarebbero la tara da togliere al numero regionale.

Sorvolando sulla credibilità di uno sceso con la piena, così babbeo da contestare la stessa associazione della quale sarebbe il Capo locale (…), non si capiscono i motivi per i quali poche unità in più o in meno, sul totale dei contagiati comunali, migliorerebbe l’immagine di un sindaco fin troppo sputtanato, per quanto espresso sul territorio fino a oggi.

Invece di ragionare sul fatto che il numero dei positivi continua a salire vertiginosamente sul territorio comunale, rendersi conto che Grado è sempre in fondo alla classifica delle agevolazioni regionali e arriviamo sempre dopo l’ultimo paesino sperduto della Carnia, lo spocchioso Raùgna si cimenta nel cercare il pelo nell’uovo, per spacciarsi “più migliore” di non si capisce chi.

Non serve, tanto tra poco si voterà a sinistra per obbligo, quindi perchè affaticarsi tanto?

La riconferma a sindaco di Grado arriverà per procura, attraverso l’eliminazione del voto popolare

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