LE “FORMINE” DI FABIO FABRIS.

di Raffaele Lisco.

I “comuni mortali” giocano in spiaggia con le “formine”. Fabio Fabris usa la ruspa…

Ci avviciniamo velocemente alle elezioni amministrative che decideranno chi governerà il Comune di Grado per il quinquennio 2021/2026 e, logicamente, gli “uscenti” in cerca di riconferma si apprestano a sparare le ultime cartucce.

Sorvolando sulle note “mancette” (già previste) deliberate per confermare il consenso degli “amici degli amici”, un altra posta utile, nel merito, resta sempre quella delle “migliorie” da poter vantare in campagna elettorale.

Non manca molto alla scontata riasfaltatura delle strade, un classico sempreverde che funziona alla grande per fare presa sulle menti deboli dell’elettorato più semplice ma, nel frattempo, perchè non bullarsi facendo vedere di saper giocare sulla spiaggia con le “formine”, seppur in grande stile?

Naufragate miseramente le “faraoniche” opere pubbliche, comicamente vendute ai gradesi come la “svolta” epocale dei “civici”, all’identificato responsabile “ingenièr” Fabio Fabris, tocca il difficile compito di mettere a segno almeno un colpo a bersaglio.

Il parcheggio di Riva Slataper ha regalato a Raùgna, Fabris e associati la “patente” di incompetenti, accrocchio talmente criticato da non aver avuto nemmeno la gratificazione di un’inaugurazione, più provvidamente fatto passare in sordina come un peccato mortale da nascondere.

Stesso discorso per l’ottava meraviglia realizzata sull’Isola della Schiusa, una simil piazza Bulgara modello Epoca Staliniana, genialata orfana solamente di una postazione Vopoz e un monumento alla Trabant.

Vogliamo sbellicarci sul cavallo di battaglia di Dario Raùgna, ovvero il percorso ridenominato la “CicloPedoPornoNavigabile”, opera di collegamento tra il Paese e la “sezione Pineta”?

Quella che, nelle intenzioni degli “ssssienziatti” Fabris e associati, sarebbe dovuta diventare il fiore all’occhiello dell’amministrazione di “quelli bravi”, alla prima pioggia ha evidenziato il peggio dell’ignoranza professionale dei progettisti ed esecutori della “navigabile” Raùgnica.

Ultimo, in (dis)ordine di apparizione, il Ponte Bianco, percorso trasformato in gimkana per disabili, un saliscendi per criceti handicappati, la palese trottola con la quale un poveretto, costretto in sedia a rotelle, dovrebbe esibirsi in pilota da gara in salita. E discesa…

Potrei continuare con altri esempi da nervosismo acuto, tipo i marciapiedi “allagabili”, i mega parcheggi “piastrellati” regolarmente deserti cinque giorni su sette (d’estate), le strade “ingobbite” e l’asfalto “grattuggiato” in pieno porto, ecc.

Avanti con le “formine” dunque, nuovo divertimento per l’umorista Fabris, eterno adolescente al quale manca il palco da Festival, più che la serietà di assolvere decentemente al proprio ruolo.

Faremo tutto il possibile per restituirgli la perduta giovinezza, liberandolo presto dalla scomoda posizione di assessore

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