di Raffaele Lisco.
L’amministrazione Raùgna rinuncia alla richiesta di contributo regionale, per realizzare una Stanza degli Abbracci in Casa Serena.
Massimo Pacor, cittadino di Grado che insieme a Bianca Lorena Pavani rappresenta il Comitato per la Salvaguardia della Sanità Gradese, nel suo ultimo post pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo omonimo, ci racconta dell’ennesima “distrazione” del duo Dario Raùgna /Claudio Gaddi.
Pacor denuncia che, in merito al progetto di realizzare una Stanza degli Abbracci dentro la RSA gradese, “…Da quanto si è venuto a sapere, la Regione ha messo a disposizione dei fondi ai quali, i comuni, potevano attingere per far fronte alle spese patite a causa del Covid. Per il Comune di Grado il problema non si pone in quando NON È STATA RENDICONTATA ALCUNA SPESA per la costruzione della stanza!! Nonostante gli annunciati (e pubblicati) sopralluoghi rivolti all’attuazione di questa tanto desiderata soluzione, NESSUN CONTRIBUTO REGIONALE È STATO RICHIESTO PER QUELLO SPECIFICO SCOPO!!”
Alla denuncia di Pacor nei confronti dell’inerzia dimostrata dall’amministrazione “civica”, risponde l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, il quale nello stesso post specifica che “…ATTENZIONE !!! I fondi per le stanze degli abbracci ci sono e sono rendicontabili se la spesa è stata assunta entro il 31.12.2020…”.
La morale di questa triste vicenda, si riassume nella solita pantomima recitata dal Cazzaro Lagunare, sindachino sempre più occupato a inventarsi la menzogna del giorno, per coprire impudicamente le sue mancanze politiche e amministrative verso i gradesi.
Un’altra bugia che va a fare “mucio” sulla montagna di balle Raùgniche, l’ennesima scoperta del popolo (non certo per me…) di aver votato un falsone accessoriato di “naso allungabile”. La dimostrazione (anche per i più giuggioloni) che il tempo smaschera anche i peggiori spacciatori di menzogne estreme.
Dispiaciuto per le conseguenze negative subite dai nostri nonni e nonne dentro Casa Serena, penalità sopportate per causa di un sindaco e assessore delegato ai quali poco importa del benessere dei propri amministrati, troppo impegnati a controllare il saldo del bonifico a scrocco (…) ma, in compenso, abilissimi a raccontare fregnacce inaccettabili a uso e consumo della loro propaganda puntualmente smentita dai fatti.
Non vedo l’ora che inizi il confronto da campagna elettorale, pronto a demolire dal vivo e “de visu” le menzogne del “probabile” candidato del PD, Dario Raùgna.
Io ci sarò (col mio candidato sindaco…), lui non so…
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