EDITORIALE – …E SALVINI, MUTO…

di Raffaele Lisco.

Ci sono due tipi di persone: quelle che si espongono e quelle che si vergognano.

La campagna elettorale per decidere chi sarà il prossimo sindaco di Grado è iniziata da tempo, anche se il posizionamento di alcuni candidati resta ancora nascosto agli occhi della gente.

Al momento, per la sinistra dovrebbe presentarsi l’uscente Dario Raùgna, candidato finalmente libero di manifestare alla luce del sole, la sua appartenenza al Partito Democratico tenuta inutilmente nascosta e mascherata sotto la foglia di fico del “civismo”.

Il secondo candidato “ufficiale” è il sempreverde Roberto Marin, rappresentante di un gruppo di liste indipendenti di centro destra, opposte alla candidatura Raùgna. Proprio da questo blog (poi ripresa dal quotidiano locale) è stata ufficializzata la sua candidatura a sindaco di Grado, per la legislatura 2021/2026.

Il terzo “presunto” attore in campo, per adesso solamente in veste “ufficiosa”, ovvero sussurrato per le cube del Castrum gradese, immaginato da Il Piccolo e discusso ai piani alti regionali, porta il nome di Claudio Kovatsch.

Quello che si osserva, in tempo reale, sono le diverse strategie messe in campo dai duellanti. Se per Dario Raùgna e Roberto Marin, entrambi portatori della loro diversità politica, ideologica e strategica, su come interpretare il futuro di Grado la presenza è trasparente e comprensibile, per l’ex Commissario sostenuto da alcuni “presunti” rappresentanti di un altro centro destra, il giocare a nascondino sembra la cifra scelta.

Sono note le “riunioni” massoniche nelle quali, i suddetti “presunti” rappresentanti di partiti politici locali, sottoscrivono patti a sostegno dell’ex funzionario in quota PD regionale nominato da Debora Serracchiani ma queste notizie non vengono date ne alla stampa, ne agli elettori ai quali verrà chiesta la fiducia.

Evidentemente “qualcuno” si vergogna di aver messo in piedi un pateracchio, deciso unicamente per “vendicarsi” del metodo col quale si sono auto esclusi dai gruppi originali, riverginarsi in nome e per conto di simboli utilizzati poco chiaramente e coinvolgere un anziano non ancora consapevole che, a settant’anni, sarebbe ora di godersi la ricchissima pensione. A casa propria.

Come andrà finire lo sanno in pochissimi addetti ai lavori, sadici compari per i quali è molto più divertente lasciare ai dilettanti l’illusione di aver già vinto (…), aspettare il corso degli eventi e scavare ogni giorno un pezzettino di fossa, sotto i piedi degli “statisti” un tanto al chilo.

Nella foto di testa articolo, Enzo Tirelli, firmatario Capo della Coalizione per Claudio Kovatsch candidato Sindaco di Grado, rappresentante unico per Lega Salvini Premier.

E Salvini, muto…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

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