IL “DISOCCUPATO” CLAUDIO KOVATSCH.

di Raffaele Lisco.

Partita l’iniziativa popolare “TROVA UN LAVORO PER CLAUDIO”

La piaga della disoccupazione non colpisce unicamente il settore giovanile ma inizia a mordere anche i “diversamente giovani”, come il Caso Umano di cui parliamo oggi.

Un meritorio gruppo di Aiuto Sociale, ci ha segnalato il  difficile problema esistenziale del sig. Kovatsch Claudio, un ex funzionario regionale classe 1951, oggi costretto a sopravvivere con una misera pensioncina di 5/6 mila euro mensili.

Quasi ridotto alla fame per colpa della ridotta liquidazione pari a qualche centinaio di migliaia di euro, cifra incassata al termine della sua onorata carriera di dirigente regionale, oggi, l’indigente anziano, si vede costretto a dover lavorare ancora per sbarcare il lunario.

Nonostante sia impegnato in ben tre incarichi ottenuti dalla sinistra “Serracchiana” con nomina regionale, l’indefesso lavoratore friulano, per “campare la famiglia” deve scendere in campo e caricarsi sulle spalle stanche un altro impegno come sindaco di Grado, giusto per “arrotondare” con altri 60 mila euro (lordi) la misera pensioncina e i rimborsi spese maturati nelle partecipate delle quali è Presidente e/o Consigliere d’Amministrazione.

Il nostro “disoccupato” Claudio, è attualmente Presidente della A.R.D. “Ardito Desio”, ovvero la Casa di Riposo del Comune di Palmanova, nominato dal sindaco Martines (PD) per meriti politici e vicinanza alla causa.

Troppo poco per ritenersi soddisfatto e allora, perchè non aggiungere un’altra presidenza questa volta della Società Cooperativa a Responsabilità Limitata (scarl) denominata MARE Technology, azienda parapubblica che si occupa d’investimenti nel settore specifico. Scelto da chi? Ma dalla “nipotina” piddina, all’epoca Presidente della Regione FVG.

Infine, atteso che “…non c’è due senza tre…”, come restare fuori dalla CONFIDI Gorizia, ente erogatore di finanziamenti all’impresa? Schivata la presidenza, il nostro umile partigiano si accontenta di un posticino nel Consiglio Direttivo ottenuto (ça va sans dire) su nomina regionale, al tempo della solita Debora innamorata di “Nonno Claudio” (Decreto pres. 071 del 20 marzo 2018).

Eppure, nonostante il sopraddetto “pacchetto nomine”, alle quali aggiungere il posticino di Consigliere Comunale del Comune di Grado (un’altra decisione di Deborella…), il nostro stakanovista democristiano, invece di rimanere grato e fedele a chi gli ha dato fama, gloria e paghetta (…) salta il fosso e si butta a destra, pronto a mordere la mano ai “Democratici” e, indossato fez e camicia nera, candidarsi al grido di “Boia chi Molla!”.

Onestamente, non so (o lo so ma non posso dirlo…) quanto il nostro “ambiguo” Claudio Kovatsch riuscirà ad accumulare altri incarichi (anche) salivando qualche babbeo della (presunta) destra isolana, tuttavia, secondo me, non è ancora finita qui e, se non proprio sindaco di Grado (perchè quando è troppo è troppo…), “qualcosina” sull’isola se la potrebbe ancora mettere in saccoccia…

Del resto, i gradesi sono dei signori e, di fronte alla “miseria” sopportata da un anziano signore, sono disposti a compiere qualsiasi gesto caritatevole.

Sono secoli che mantengono i “bisognosi”, uno più, uno meno…

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

Related posts

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.