di Raffaele Lisco.
I Consiglieri Comunali di opposizione Roberto Marin ed Elisabetta Medeot, scrivono al sindaco Dario Raùgna.
I Consiglieri Comunali d’opposizione di Grado, Roberto Marin ed Elisabetta Medeot, hanno inviato una mail al sindaco Dario Raùgna. Di seguito, ecco in ANTEPRIMA ESCLUSIVA il contenuto del messaggio. Chiude l’articolo il mio personale commento.
Gentile Sig. Sindaco,
appare evidente che, stando ai dati ufficiali, ci sia sfuggita di mano la situazione pandemica presente nella nostra città, anche per causa di alcuni motivi che conosciamo e potremmo approfondire meglio. Per questi motivi le ribadiamo la nostra totale disponibilità a iniziare una collaborazione che abbia come interesse primario l’obbiettivo comune, anche condividendo soluzioni impopolari ma necessarie, quanto meno per non lasciarla solo a portare sulle spalle il pesante fardello che vede coinvolti tutti noi amministratori. E’ giunto il tempo, secondo noi, di unire le forze e cercare di portare assieme Grado fuori dal guado, a tutela della salute pubblica e dell’economia locale. Le chiediamo, quindi, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, di adottare prima possibile uno strettissimo controllo del territorio, delle attività e dei circoli. Nella speranza che questo gesto di distensione e collaborazione possa trovare un suo sollecito riscontro, augurandole buon lavoro, restiamo in attesa di una sua positiva risposta.
Cordiali saluti.
Roberto Marin – Elisabetta Medeot (Consiglieri Comunali).
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Assolto al compito divulgativo della notizia odierna, mi permetto di dichiararmi contrario, rispetto alla decisione dei due Consiglieri di opposizione, di offrire un timido ramoscello d’ulivo a una maggioranza che, in cinque anni, non ha mai inteso aggregare, anzi, l’esatto contrario.
Non partecipo al coro dei cittadini “moderati”, quelli che invocano “unità” politica tra “diversi”, senza nemmeno sapere dove stia la parte “blindata” e chi si sia arrogato abusivamente del titolo di “Unto dal Signore”, classificando conseguentemente il resto del mondo come “feccia”.
Inutile e sciocco – secondo me – sperare che un gruppetto di esaltati diventati “comandanti” per puro caso, oggi sia capace di comprendere la differenza esistente tra “condivisione” ed “esclusione” e sia disponibile ad “aprire” anche al resto della “minoranza” per salvare una tribù (comunità è una bestemmia…), sull’orlo della disperazione.
Oltretutto, sono pronto a scommettere il mio ultimo euro che Raùgna & C., col ciufolo che accoglieranno le richieste dei due illusi firmatari, adducendo qualsiasi tipo di giustificazione pur di tenere ben sprangati i portoni del Municipio.
Naturalmente questo è il mio personale pensiero, commento dal quale Roberto Marin ed Elisabetta Medeot, sono totalmente esclusi.
Ribelle fino alla fine, democristiano (per convenienza), mai.
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