di Raffaele Lisco.
I tamponi effettuati sui dipendenti di Casa Serena, hanno evidenziato nuove positività su alcuni lavoratori.
I rilievi sanitari, obbligatori per il personale dipendente delle Case di Riposo, questa volta hanno evidenziato all’interno della RSA “Casa Serena” di Grado, tre lavoratori della cooperativa positivi ai tamponi per il Covid 19.
Nonostante la vaccinazione effettuata di recente, il virus si è ripresentato sui soggetti immediatamente spediti in quarantena presso la propria abitazione. Sarebbero un residente a Grado, più due “oriundi” (di Aquileia) i tre lavoratori che risulterebbero non tutti vaccinati (o non ancora immunizzati) al Coronavirus, quindi potenzialmente “untori”.
I dati ufficiali forniti ieri 8 marzo, dalla Protezione Civile Regionale, per il Comune di Grado segnalano ben 168 residenti positivi, 177 soggetti in quarantena fiduciaria e 5 deceduti per Coronavirus. Il conteggio, per difetto, sconta il geometrico aumento della pandemia sull’isola e non racconta di quanto sia ancora peggiore la realtà sul territorio.
Nonostante la situazione sia palesemente fuori controllo, il sindaco Dario Raùgna, si è arrogato il permesso di rifiutare la collaborazione di due Consiglieri d’opposizione regolarmente eletti, solo per il fatto di non essere appartenenti alla sua parte politica, quindi membri certificati di quella “feccia” che inquina i ragionamenti del “democratico” Raùgna.
Come avevo anticipato, la mia facile previsione relativa alla risposta negativa dell’OMO RAUGNA ai Consiglieri Marin e Medeot, non si è sottratta alla scontata Profezia, atteso il superbo atteggiamento di uno che si crede “supereroe”, solo perchè l’ho caratterizzato in calzamaglia (xxxxl…) giocando sul suo cognome coniugabile come il protagonista “spararagnatele” della Marvel Comics.
Purtroppo di “comics” non c’è proprio nulla e la satira politica sta lasciando il posto alla tragedia, alla sofferenza e alla depressione generale dei cittadini di Grado, sul presente e futuro di questa isola. Siamo nelle mani di un megalomane onanista convinto di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno, autorizzato di poter dettare la “sua” legge alla comunità e decidere cosa debba fare o non fare chi è al governo della regione, politici di livello molto superiore al suo.
Intanto, mentre Raùgna gioca a fare il Piccolo Stalin, dentro Casa Serena, è tornato a presentarsi il virus, brutto segnale che preoccupa i parenti degli anziani ivi ricoverati, figli e figlie che hanno pure perso la presenza del Comitato per la Salvaguardia della Sanità Gradese, associazione decimata dalle dimissioni degli unici due rappresentanti, finalmente consapevoli di essere stati solamente un comodo strumento di copertura nelle mani dei “civici”…
Inutile sperare ancora in un miglioramento della situazione, dobbiamo attaccarci alla speranza che arrivino presto le elezioni (purtroppo rimandate a ottobre), che la Sanità Regionale faccia arrivare i vaccini anche a Grado e che, nel frattempo, Raùgna si accontenti di continuare a “beneficare” i suoi parenti e amici, stando almeno lontano dalle decisioni che contano, per trastullarsi con i ciclisti.
Una cosa è sicura: il prossimo “graisàn” che mi parla di “collaborazione” con la maggioranza (per il bene del Paese), giuro che lo prendo a calci…
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