di Raffaele Lisco.
Mozione si, mozione no, la Terra dei Cachi…(Cit. Elio & Le Storie Tese).
Ieri, 18 marzo con inizio alle ore 19, in via telematica, è stata convocata d’urgenza una Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale (la prima in 5 anni…), per dibattere sulla Mozione scippata da Facchinetti a Delbello, avente come fine la richiesta di sostegno dell’unanimità Consiliare.
Evidente la difficoltà di una maggioranza impreparata, che si è ritrovata nel mezzo di una bufera popolare provocata dalla ridicola volontà di bullarsi con i propri cittadini, imponendo una presunta vaccinazione spinta per “salvare la stagione”. Quella che i proponenti (Maurizio Delbello, Claudio Kovatsch, “Fioronzo” Facchinetti e Roberto Borsatti) avevano partorito come “genialata” elettorale, si è rivelata un boomerang ricaduto sulle fulgide teste loro e di quelli che ci avevano messo sopra il cappello…
Collegato in diretta (…), mi sono scompisciato nell’ascoltare la serie infinita di puttanate uscite dalle bocche dei suddetti, tutti impegnatissimi nel compiere veri e propri salti mortali dialettici, per “chiarire”, “specificare” e “modificare” quello che i gradesi avevano capito benissimo. La volontà (messa per iscritto) di chiedere la modifica di un Piano Vaccinale NAZIONALE, oltretutto impegnando un attore (la regione) impedito costituzionalmente.
Così, invece di ritirare un documento per il quale vergognarsi “abbestia”, ecco spuntare il “raddoppio” della posta. Ben DUE Mozioni sul tavolo: quella di Kovatsch, Delbello e Borsatti (il NON riconosciuto “nuovo” centro destra gradese…) e quella di Raùgna e Facchinetti. La prima “riservata” ai soli gradesi “produttivi”, la seconda aperta anche ai disoccupati nullafacenti come Lisco.
Sopportate le lamentele di un Delbello piuttosto alterato per gli articoli del “blogger”, contenuti definiti (tanto per cambiare) “ignobili falsità” (sic!), commenti che gli hanno scatenato contro gli insulti di quelli che non ci stanno a sottostare alla vaccinazione “preferenziale” proposta dalla mozione del gruppo “alternativo” e sorvolato sul ribaltamento della realtà di chi chiede “rispetto” pur non conoscendone il significato (…), alla fine hanno dovuto sospendere la seduta, per dare il tempo ai “confusi” oppositori stampellati di mettersi d’accordo tra loro.
Alla ripresa, ritirate le due mozioni “insanguinate” e riscritta una “unitaria” di “convergenza” (tradotto: accontentiamo tutti meno i cittadini…), firmata Facchinetti / Kovatsch (gli alleati – ndr) con il “proponente” iniziale Maurizio Delbello già “scomparso” dalla titolarità (…), poi sottoscritta anche dagli altri “cartonati”. Meno due, a caso…
Naturalmente i Consiglieri Elisabetta Medeot e Roberto Marin, hanno abbandonato la comica reunion tra cabarettisti e hanno lasciato agli “statisti” il compito di salvare il paese con le loro strategie politiche. Ne riparleremo nel Consiglio Comunale “vero”, luogo dove i cittadini potranno assistere (“live”) alle buffonate da avanspettacolo degli “elevati” da discarica.
Per confermare quanto sopra, il Consiglio Comunale inizialmente convocato per il giorno 29 marzo alle ore 10.00, grazie agli anatemi di Dario Lauto, subito supportato da Roberto Marin, entrambi contrari all’orario mattutino tipico di chi non ha una minchia da fare (…), ha obbligato il “granitico” e “inflessibile” Dario Raùgna a modificarne la data nel 30 marzo alle ore 18.00.-
Con questo serraglio, non verremo mai fuori dalla pandemia galoppante a Grado (per colpa di Fedriga, come afferma in ogni dove Bellodezzzzia), però, sicuramente, almeno moriremo ridendo a piene ganasce.
Scusate se è poco…
(…to be continued…)
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