di Raffaele Lisco.
Concessi al Comune di Aquileia oltre 13 milioni di euro di finanziamento pubblico. A Grado, nulla…
Per chi ancora non si fosse reso conto di quanto l’amministrazione “civica” di Dario Raùgna sia riuscita a diventare insopportabile agli occhi della Regione e, ultimamente, perfino dello Stato, ecco un ennesimo illuminante esempio, di come l’isola sia esclusa da tutto e da tutti quelli che contano.
Nel recente incontro tra il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, l’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli, il consigliere regionale Diego Bernardis e la direttrice alla cultura Antonella Marca (presente in videoconferenza il PresidenteFVG Massimiliano Fedriga), si è chiuso l’accordo per un finanziamento pubblico di oltre 13 milioni di euro alla storica città friulana.
L’accordo di collaborazione amministrativa tra la Regione Friuli Venezia Giulia e il Ministero della Cultura (MiC), per la realizzazione di progetti a valere su finanziamenti disposti dal Ministero stesso, per la realizzazione degli interventi di valorizzazione e conservazione di immobili pubblici, delle aree archeologiche e della Basilica patriarcale di Aquileia (sito Unesco), è stato siglato tra le parti con piena soddisfazione del sindaco Zorino.
Siamo ad una svolta importante per Aquileia e per la Regione – conferma l’assessore regionale alla Cultura e sport, Tiziana Gibelli – perché Aquileia è hub naturale del turismo culturale in FVG. L’ufficio unico partirà subito e a fine giugno auspico che assieme Segretariato, Soprintendenza e Fondazione Aquileia presenteranno le prime progettazioni che verranno realizzate”
Difficile non constatare quanto la gloriosa e storica Isola del Sole, un tempo Perla dell’Adriatico, grazie agli isterismi bolscevichi di un’amministrazione troppo presa a compiacere il PD, insultare i rappresentanti regionali (solo per la loro appartenenza politica “nemica”) e dimostrare la massima maleducazione a ogni incontro istituzionale, sia formalmente esclusa dai finanziamenti che stanno agevolando, tra le tante, Monfalcone, Lignano, Gorizia e, per ultima, Aquileia.
Milioni e milioni di euro Europei, Nazionali e Regionali, importanti poste economiche concesse a piene mani agli altri Comuni meno “spocchiosi” (e più intelligenti) nel sapersi dimostrare sufficientemente “politici” e in grado di mettersi al servizio della comunità, per raggiungere gli importanti obbiettivi di miglioramento che, sindaci di maggior spessore, rispetto al nostro Cazzaro Lagunare, stanno completando concretamente.
Mentre gli altri vanno avanti, sfruttando con arguzia tutte le possibilità finanziarie ottenibili, ai gradesi non rimangono nemmeno le briciole di una torta plurimilionaria al tavolo della quale non siamo nemmeno invitati. In compenso, i “civici” inutili, si riempiono la bocca con i “G20”, luoghi dove riescono a portare a casa solo figure da cioccolatai quali sono, mentre ne fanno di ogni, come “perdersi” le opere d’arte, presentare “mozioni” schizoidi e, perfino, sbagliare la data e l’ordine del giorno di un Consiglio Comunale…
Non è più tempo di accettare il dilettantismo dei Raùgna, Polo (lui & lei), Fabris, Gaddi e “Fioronzi” assortiti. Solo un’amministrazione VERAMENTE preparata, esperta e consapevole della “fame di qualità” che ci serve come il vaccino (…), può sperare ancora in un minimo di possibilità di portare la nostra illustre località fuori dal pantano.
Non saranno anziani burocrati supportati da personaggi con la bava alla bocca, pur di arrivare a una poltrona retribuita o, peggio, la riconferma dell’Armata Brancaleone dei Burini CWC, a permettere la rinascita di un’isola, oggi esclusa dal giro che conta.
Ricordiamocelo, perchè “dopo”, la responsabilità (ancora una volta) sarà tutta nostra…
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