di Raffaele Lisco.
Il vicesindaco del Comune di Grado, Matteo Polo, annuncia querela per diffamazione contro Raffaele Lisco.
Era da troppo tempo che non mi denunciava nessuno e, sinceramente, il dubbio di aver “perso lo smalto” aveva iniziato a insinuarsi tra i miei pensieri. Possibile che mi fossi “civilizzato” a mia insaputa? Forse che il virus mi avesse colto alle spalle, retrocedendo il certificato e riconosciuto “diffamatore” (ovunque) in un comune democristiano da tastiera?
Invece, le mie paure di essermi trasformato in “moderato” e aver sciupato oltre un decennio da (dis)onorato “calunniatore”, sono scomparse nel tempo della pubblicazione di un articolo, quello che ha raccontato a circa duemila lettori (giornata del 26 marzo c.a. – ndr), di quanta “educazione” sia provvisto il vicesindaco e assessore del Comune di Grado, “signor” Matteo Polo.
Secondo quanto lasciato ai posteri su Facebook, dall’illustre “personaggio politico” di Grado (…), egli annuncia di voler “procedere legalmente” nei confronti di “ignoti”. Forse mi attribuisco troppa importanza ma, a naso, scommetterei dei soldi che “l’ignoto” porta il mio nome e cognome.
Leggere i commenti a “sostegno” dell’indifeso offeso, da parte del corposo serraglio di “spessore” pronto a chiedere una mia dolorosa e doverosa condanna a morte da eseguire sulla pubblica piazza, non ha fatto altro che aumentare la convinzione di aver colpito duro tutta la “categoria” democratica (…).
Gli esilaranti commenti postati dal “professore” senza laurea convinto di capirne di Giurisprudenza, per esempio, sono riusciti ad allietarmi un sabato triste e uggioso. Lo stesso fenomeno che, al momento di “scendere in campo” concretamente, è scappato come un coniglio, rifiutando il posto da Consigliere…
Tuttavia, la vera “chicca” letta (controvoglia) entrando nel Social da profilo altrui (non seguo gente così sfigata…), è stata quella dell’ex Consigliere Comunale “civico” (durato meno di tre anni…), periodo durante il quale si è distinto per essere stato capace (a stento) di non andare oltre che formulare le proprie generalità ma, in compenso, ha lasciato il segno per aver presenziato ai Consigli Comunali in bermuda e infradito.
L’ex Eletto Ciabattaro, si è fatto notare per il suo giudizio che mi bolla come uno “…che ormai non ha più nulla da dire…”, il che, scritto da chi “…non ha mai avuto niente da dire…”, è già comico così. Per fortuna, si è accorto da solo che portava alla comunità la stessa utilità di un congelatore al Polo Nord e si è tolto dalle spese prima della scadenza.
Sorvolando sul fatto che a NESSUNO dei suddetti sia passato per la mente di commentare, nel merito di quanto scritto di ingiurioso, da Matteo Polo, nei confronti di un Presidente di Regione (ma sappiamo il perchè…), ci sono state delle dichiarazioni che terrò ben a mente, soprattutto quando capiterà l’occasione di incontrare personaggi/e che, fino a ieri, si dichiaravano “grandi estimatori” del sottoscritto.
Comunque, sempre se il “fortunato” oggetto della gastrite del ragazzotto “offeso” dovessi essere proprio io, non succederà altro che l’aggiunta dell’ultimo arrivato alla lunga lista di “fresconi” che hanno deciso di buttare nel cesso qualche migliaio di euro di spese legali, per non arrivare a nulla prima di una decina d’anni (e nemmeno dopo). Sempre che un Magistrato ravvisi elementi penali nel mio articolo “incriminato”.
Certo che di avversari “degni” se ne sente sempre più la mancanza. Una volta, almeno, gli sfidanti erano più impegnativi…
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