EDITORIALE – UN’ALTRA OCCASIONE PERDUTA…

di Raffaele Lisco.

Impariamo, dai veneti, come si realizza un’opera pubblica esclusiva

Oggi vi chiedo due minuti e mezzo del vostro tempo, per guardare il video a seguire. La visione può essere normale, oppure a tutto schermo. Se vi fa piacere, dopo lo spot, pubblico il mio commento, nel merito.

 

Vi è piaciuto? Ebbene, come avete avuto modo di ascoltare dalla diretta voce del sindaco del Comune di Cavallino Treporti (VE), avv. Roberta Nesto, in meno di quattro anni, si sta realizzando una ciclopedonale della lunghezza di 13 chilometri, costruita “a sbalzo” sulla laguna di Venezia.

L’opera pubblica, “unica” nel suo genere, si presenta come una vera e propria “specialità” del territorio e dimostra la vision di un’amministrazione capace di mettere in cantiere un progetto tanto ambizioso quanto avveniristico.

Il confronto con Grado e la sua “governance” diventa impietoso e amaro, soprattutto considerando il fatto che, l’idea fortemente perseguita e in via di completamento da parte del sindaco di Cavallino Treporti, qui da noi era stata suggerita, dal sottoscritto e amici, ancora all’epoca dell’amministrazione Olivotto.

Il progetto della “nostra” ciclopedonale transalagunare, aveva una lunghezza di 5 chilometri (dallo Squero fino alla vecchia Stazione di Belvedere – ndr) e poggiava sui dismessi tronconi della palificazione Enel, con effetto “sospeso” sull’acqua. Il fondo, volutamente trasparente, era realizzato con materiali altamente innovativi che ne avrebbero impedito lo scivolamento causa umidità, sia alle biciclette che ai pedoni.

Nel progetto preliminare si erano studiati degli “slarghi” (tre), su tutta la lunghezza della ciclopedonale, che avrebbero permesso l’installazione di chioschi a tema per la sosta e somministrazione di alimenti e bevande. A completare l’opera, uno spiazzo dedicato alla visione del tramonto in laguna, con concerti acustici e installazioni audiovisive.

Purtroppo, i gradesi hanno preferito nutrirsi delle bugie dei “burini”, quelli nemmeno capaci di realizzare un parcheggio funzionale e asfaltare un tratto di strada lungospiaggia, senza subire il suo allagamento alla prima pioggia…

Alle prossime elezioni amministrative, sugli isolani incomberà l’ultima possibilità di potersi scegliere il futuro. Decidere se chi dovrà governare quest’isola ingessata e arretrata, dovranno essere gli stessi che hanno già dimostrato la differenza che c’è tra la “qualità” e la “sciatteria”, o chi ha in tasca progetti più ambiziosi come quello di Cavallino Treporti.

Persone che hanno già governato per anni Grado, ne conoscono profondamente pregi e difetti e che possono contare sulla collaborazione (già assicurata) di professionisti di altissimo livello, l’apporto delle loro idee, dei capitali privati d’investimento, delle importanti conoscenze internazionali e di quel valore aggiunto che la “sinistra” (reale e/o nascosta…), non è in grado di sostenere, come ha dimostrato fino a oggi.

®RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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