di Raffaele Lisco.
Facciamo chiarezza sulla notizia relativa alla priorità vaccinale, per gli abitanti delle isole minori.
La notizia ripresa dalle dichiarazioni del Ministro Garavaglia (Lega), sulla “presunta” possibilità di poter vaccinare, in via prioritaria, gli abitanti delle “isole” Italiane, ha illuso i fenomeni tipicamente “graisani”, saliti al volo sull’onda utile per chiedere a gran voce l’inserimento di Grado nell’elenco in oggetto.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è subito espresso in senso contrario, affermando nell’ultima conferenza stampa di ieri 8 aprile, che la PRIORITA‘ vaccinale nazionale, è decisa per fasce d’età decrescenti (dagli over 80 a scendere). Tutti quelli che hanno approfittato delle “finestre” di categoria per scavalcare la fila, “…devono vergognarsi…” (Cit.)
Rimessi i “titoli” al posto giusto (…), vale la pena di precisare che la richiesta inoltrata al Ministro del Turismo Garavaglia, comunque si rivolge alle VERE ISOLE, ovvero i territori che possono essere raggiunti UNICAMENTE via mare e i motivi sono ben diversi da quelli legati alla sola “stagione balneare estiva”.
Luoghi come Capri, Ischia, Procida, Vulcano o l’Elba, tanto per fare degli esempi, scontano la penalizzazione di essere raggiungibili solo via mare, con tutte le problematiche annesse e connesse. Infatti, come ha ben spiegato in un’intervista il sindaco di Capri, specialmente d’inverno, le condizioni meteo possono pregiudicare il raggiungimento della terraferma e, di conseguenza, un focolaio locale si trasformerebbe immediatamente in un problema.
Diversa la situazione che caratterizza Grado, isola “virtuale” collegata alla terraferma (sia da nord che da est) con comode statali facilmente percorribili con ogni mezzo, strade che permettono il trasporto di uomini e mezzi (in pochi minuti), verso gli ospedali di prossimità, come Monfalcone, Gorizia, Udine e Trieste.
Senza tenere conto che controllare chi scende da un traghetto è una procedura fattibile, verificare i requisiti di qualche centinaia di migliaia di automobilisti, camionisti e motociclisti in transito continuo, decisamente meno…
Attaccarsi al carro vaccinale “preferenziale”, come contenuto nella recente mozione sottoscritta nell’ultimo Consiglio Comunale, sia dalla sinistra di governo che dalla sinistra di opposizione (…) ma respinta dal VERO centro destra gradese, altro non è che lo squallido tentativo di un’amministrazione “allargata” di rendere odiosa un’intera comunità nei confronti di chi attende, pazientemente e rispettosamente, il proprio turno stabilito dal CTS nazionale.
Sia chiaro che da “gradese” (che Dio mi perdoni…), sarei ben felice di sapere che TUTTI i miei concittadini (e non solo i “produttivi”…) fossero vaccinati e al riparo dal contagio che ha già fatto anche troppe vittime anche qui da noi. Tuttavia, un conto è sperare in una sollecita soluzione clinica generale, equa e bilanciata, un altro dimostrarsi i soliti “taliani” sempre pronti a fregare il prossimo per soddisfare il proprio opportunismo. Politico e non…
Sembra che la “carovana politica” in transito sull’isola, l’allegra brigata di “amici candidati” incapaci di mostrare il benchè minimo valore etico e politico, sia disposta anche a ritornare “…più di un isola…”, pur di scavalcare gli aventi diritto in cima alla lista stabilita dal Governo.
Volete equiparare Grado alle “isole” quelle vere?
Fate saltare i ponti.
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